Un presidio di prossimità. Anche in tempi di pandemia questo ha significato l’Inca Cgil per tanti cittadini che hanno visto il loro reddito ridotto per gli effetti della crisi. Con le indennità previste dal governo nei decreti che sono stati varati in rapida successione per rispondere alle criticità aperte dalla pandemia, sono arrivati anche i dubbi e le difficoltà di chi ne potrebbe usufruire ma non si sa orientare facilmente nella selva di regole, criteri e documenti necessari per la presentazione delle istanze. Per questo, oggi più che mai, il patronato Inca è rimasto in prima linea a sostegno di chi ne avesse bisogno. Spesso per rispondere a semplici domande, altre volte per accompagnare il cittadino attraverso l’iter delle richieste. Ce lo spiega in questo video Giuseppe Colletti, Inca Cgil nazionale.
Facciamo chiarezza con le parole di Colletti, partendo dalle cosiddette indennità covid, “previste inizialmente per il solo mese di marzo e poi prorogate anche per aprile e maggio, di importo pari a 600 euro o a mille euro. Tante le categorie di lavoratori coinvolte: dal turismo agli stabilimenti termali, dagli autonomi occasionali ai collaboratori iscritti alla gestione separata fino ai collaboratori domestici. Le sedi del patronato sono pronte a supportarli nella presentazione della richiesta”.
“Altro grande esempio, le misure di sostegno dei nuclei familiari con figli con meno di 12 anni di età. I genitori lavoratori – spiega Colletti – possono richiedere 30 giorni di congedo straordinario retribuito al 50 per cento, per periodi compresi tra il 5 marzo e il 31 agosto. In alternativa, sono stati varati i bonus baby sitting o quelli per il pagamento delle rette dei centri estivi. Pari a 1200 euro (possono essere anche di 2000 euro per i lavoratori del comparto sicurezza o del settore sanitario, pubblici e privati)”.
“Altra misura, il reddito di emergenza, a sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica. Il bonus è di importo pari a 400 euro, ma può arrivare fino a 800. Questi sono solo alcuni degli elementi da conoscere per sapere quali sono gli strumenti a disposizione dei cittadini. Per ogni domanda e richiesta di aiuto – conclude Colletti – il consiglio resta quello di recarsi presso l’ufficio Inca più vicino”.