In occasione della festa “italiana” tenutasi in Francia il 18 maggio, l’Associazione Itaca, che svolge una serie di prestazioni riguardanti temi socioassistenziali a tutela degli italiani all’estero, ha lanciato i nuovi servizi che saranno realizzati in sinergia con le sedi dell’Inca nel mondo. La fase di pilota si svilupperà in Francia, Svizzera, Spagna e Belgio. I nuovi servizi fiscali attivati riguardano prevalentemente le successioni, l’Imu, le dichiarazioni reddituali, l’assistenza fiscale e le traduzioni.
L’idea diventata realtà è nata dalle tante richieste che i nostri connazionali hanno espresso nelle sedi estere del patronato. Prima di tutto riferite alla necessità di poter procedere, in modo agevole, ai tanti adempimenti stabiliti dal fisco italiano. Spesso resi ancor più complicati dalla residenza all’estero.
"La fase preparatoria è stata molto complessa – ci ha spiegato Valeria Ferrazzo, presidente di Itaca –, anche per via delle diverse normative che regolano la materia fiscale nei vari paesi. Ma adesso è tutto pronto. Il progetto pilota nei primi quattro paesi partirà il primo giugno”.
Con l’intervento dell’Associazione Itaca anche sulle problematiche fiscali si completano i servizi alla persona che il patronato Inca offre da molti anni oltre frontiera, mettendo in campo così un’assistenza a 360 gradi a favore degli assistiti, con un impegno, una professionalità e una competenza che permette agli operatori di destreggiarsi nella complicata realtà delle normative che regolano i rapporti tra i diversi paesi sia in materie fiscali che socio-assistenziali.
“L’obiettivo – si legge sul sito del patronato – è quello di raggiungere, capillarmente, sia la ‘vecchia emigrazione’ che la nuova, fornendo servizi indispensabili ed essenziali alla mobilità attuale, già a partire dalla fase precedente al trasferimento”.