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La Federazione europea dei pensionati e degli Anziani (Ferpa), alla quale aderisce anche lo Spi Cgil, ha inviato una lettera aperta ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni europee. In Europa, infatti, anziani e pensionati sono oltre 100 milioni, eppure le loro istanze vengono ampiamente ignorate.
"I vari piani di austerità e i tagli di bilancio attuati negli ultimi anni all'interno dell'Unione Europea – denuncia la Ferpa – hanno avuto un drammatico impatto negativo sulle risorse degli anziani e dei pensionati (di cui circa il 30% è povero)".
La federazione sottolinea come "ancora più allarmante sia la condizione delle donne in pensione", le cui pensioni sono in media del 25% più basse "perché spesso hanno dovuto interrompere la loro carriera lavorativa per allevare i figli o, oggi, per assistere i parenti malati, e anche perché hanno sempre avuto stipendi più bassi degli uomini a parità di competenze e di lavoro".
Assieme alla questione del reddito, la Ferpa segnala altri temi cruciali: la perdita di autonomia e l’assistenza sanitaria e di accompagnamento che essa comporta e il fatto che "l'assistenza ai pensionati non più autosufficienti, a domicilio o in una struttura, richiede personale sanitario in quantità sufficiente, adeguatamente retribuito e ben preparato".
In sintesi, le rivendicazioni della Ferpa sono contenute in un Manifesto e riguardano quattro diritti prioritari: il diritto a pensioni dignitose indicizzate sulla base del costo della vita, compresa l'introduzione di una pensione minima europea; il diritto a un'assistenza sanitaria di qualità e a lungo termine; il diritto a un alloggio dignitoso, la lotta contro la povertà energetica e il diritto all'inclusione sociale.
Lo Spi Cgil si unisce alla Ferpa nel ribadire ai candidati e alle candidate alle prossime europee che c'è bisogno di un'Europa più coesa e inclusiva, capace di garantire la dignità di tutte le cittadine e tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro età.