La tempesta perfetta è quella che si è abbattuta sul Regno Unito e su decine di migliaia di connazionali e di stranieri che vivono e lavorano in UK. Tempesta perfetta perché il caos e la crisi dovuti alla pandemia hanno moltiplicato gli effetti perversi della Brexit, rendendo quasi impossibile orientarsi e capire cosa fare e come farlo. Anche per questo l’attività delle sedi dell’Inca Cgil a Londra e negli altri uffici presenti è diventata punto di riferimento essenziale per quanti hanno avuto spesso una doppia esigenza: capire come poter restare nel Regno Unito dopo l’uscita dall’Unione europea e, allo stesso tempo, ottenere tutti i bonus e le indennità previsti per la perdita di lavoro dovuta alle chiusure dettate dal diffondersi del contagio.
Sulla Brexit ha pesato il grande lavoro e l’esperienza accumulata in questi anni dagli operatori del patronato della Cgil in loco. Subito dopo la vittoria del Leave, nel 2016, l’Inca Regno Unito ha iniziato ad ospitare riunioni serali con gruppi e organizzazioni di italiani preoccupati per il proprio futuro nel paese. Di lì a poco è nato il movimento “Together Forward”, allo scopo di raccogliere le richieste e coordinare gli sforzi di tutti i soggetti impegnati a divulgare informazione e fornire assistenza ai cittadini europei in UK.
Parallelamente, assieme all’Associazione ITACA basata a Bruxelles, è stato lanciato l’Osservatorio Brexit per seguire da vicino i negoziati tra il Governo Britannico e l’Unione Europea attraverso la propria presenza e rete di contatti a Londra e Bruxelles. A seguire è stata lanciata la Rassegna Stampa Brexit, una newsletter bisettimanale con i principali articoli sull’argomento pubblicati da testate nazionali e internazionali.
Nel corso del 2017 e 2018 si sono moltiplicate le iniziative di carattere informativo e assistenziale organizzate dall’Inca Regno Unito, non soltanto nella sede di Londra ma anche presso università, missioni cattoliche e meeting hall a Manchester, Brighton, Birmingham, Liverpool, Belfast, Edimburgo, Glasgow ed in altre località con una forte presenza della comunità italiana. Iniziative queste che hanno sempre visto la presenza di consulenti legali professionisti provenienti da altre organizzazioni e spesso con il supporto delle rappresentanze consolari italiane, della Commissione Europea e del Parlamento Europeo.
Forte di questa esperienza, quando alla fine del 2018 il Governo Britannico ha lanciato un nuovo sistema di registrazione della residenza per i cittadini europei (cosiddetto “Settled Status”), l’INCA Regno Unito si è messa subito al lavoro per ottenere l’accreditamento dall’Office for the Immigration Services Commissioner per poter legalmente fornire assistenza in merito, finalmente conseguito nel maggio 2019. Ad oggi il Patronato della CGIL è l’unica organizzazione italiana accreditata in UK.
E siamo ai nostri giorni, quelli della pandemia, che vedono ancora gli operatori del patronato in prima fila, anche in UK, per dare risposta, con la propria competenza, a tutte le domande che quotidianamente gli vengono rivolte.