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“Accogliamo con molta amarezza la decisione del Prefetto di Torino che ha imposto al sindaco il blocco delle trascrizioni degli atti di nascita riportanti la doppia genitorialitá delle figlie e dei figli delle famiglie omoparentali. Abbiamo sempre sostenuto che la soluzione del problema non possa essere affidata ai Comuni, necessariamente a macchia di leopardo, ma debba invece derivare da una legge”. Così il responsabile dell'Ufficio nuovi diritti della Cgil nazionale, Sandro Gallittu.
“Una legge – spiega il dirigente sindacale – che sancisca per tutte le bambine e tutti i bambini il superiore interesse del minore al riconoscimento della doppia figura genitoriale e quindi dei doveri di entrambi i genitori, come anche di recente sollecitato, sia pur incidentalmente, dalla Corte Costituzionale”.
“Pur considerando questa la via da seguire – prosegue – manifestiamo un grande apprezzamento per le prese di posizione delle prime cittadine e dei primi cittadini che in questi anni hanno seguito la prassi della trascrizione, che ha costituito un’ulteriore sollecitazione per il legislatore, e troviamo profondamente ingiusto il provvedimento di blocco di queste buone pratiche”.
“Attendiamo dunque con fiducia – afferma in conclusione Gallittu – che il legislatore raccolga finalmente gli inviti provenienti dalla società e dalla Corte Costituzionale, definendo una volta per tutte la situazione”.