Con l’elezione a larga maggioranza del presidente, Walter Massa, prosegue il prezioso lavoro dell’Arci, iniziato 65 anni fa, in un Paese che oggi più che mai è alle prese con uno stato di necessità su temi che riguardano cultura, diritti, ambiente, lavoro, migrazioni, pace e tanto altro ancora.
Temi al centro dei 47 ordini del giorno approvati dall’assemblea che ha eletto Massa, il quale individua come primo obiettivo quello di aprire un circolo Arci “in ogni comune del Paese, come presidio di cultura e socialità e un rifugio per coloro che si sentono cittadini di serie B a causa delle leggi dello Stato e quindi discriminati”.
“Nei prossimi mesi – aggiunge il neo presidente – vogliamo dare accoglienza ai cittadini che perderanno il reddito di cittadinanza per scelte incomprensibili”, “in un’Italia che ha bisogno di essere curata, che ha bisogno di connessioni umane, di prossimità e vicinanza”. Nonostante le difficoltà che gravano sul Terzo settore, Arci non rinuncia al suo impegno che è anche propositivo e si inquadra in un progetto politico.