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“Emendare immediatamente il bando per la formazione della Consulta comunale delle politiche giovanili, cancellando il divieto alla partecipazione per chi è iscritto a sindacati e partiti politici”. E’ quanto chiedono, al comune di Carrara, Cgil, Cisl e Uil della Toscana, che scendono in campo a sostegno della protesta lanciata ieri dai sindacati apuani.
“Quella contenuta nel bando del comune di Carrara – dicono Dalida Angelini segretaria generale Cgil Toscana, Ciro Recce segretario generale aggiunto Cisl Toscana e Annalisa Nocentini segretaria generale Uil Toscana – è una discriminazione di una gravità assoluta, mai vista in Toscana nell’intera storia repubblicana, perché mette in discussione il diritto inviolabile alla libertà di associazione. Qualcosa di inconcepibile nell’Europa del 2021.”
“Assolutamente insufficiente – proseguono i leader di Cgil, Cisl e Uil regionali – suona la giustificazione dell’assessora alle politiche giovanili Federica Forti: parlare di ‘svista’ quando si è di fronte alla violazione evidente di un diritto costituzionale dimostra una inconsapevolezza dell’abc democratico che spaventa. L’unica cosa che l’amministrazione comunale di Carrara può fare, e farlo subito, è cancellare quella parte del bando e chiedere scusa: ai cittadini di Carrara, alla Costituzione e alla memoria di chi per darci la libertà di associarci in partiti e sindacati ha combattuto, 75 anni fa, contro la dittatura".
L'assessora Forti ha dichiarato che il requisito della non iscrizione a partiti politici o a sindacati è stato inserito per un mero errore materiale.
«La consulta giovani per regolamento ha una natura apolitica e apartitica. La trasposizione di questo concetto nel testo del bando è stata resa in modo non corretto. Nessuno ha mai voluto intendere che i ragazzi iscritti a partiti o sindacati non potessero partecipare alla consulta. E’ stato un errore materiale che stiamo correggendo» ha dichiarato l’assessore Forti.
L’amministrazione ha infatti deciso di procedere alla riapertura dei termini per la presentazione delle adesioni alla Consulta Giovani: il bando di partecipazione sarà rivisto e ovviamente corretto nella parte dei requisiti. «Il nostro obiettivo è ed è sempre stato quello di avvicinare i giovani alle istituzioni perché siamo fermamente convinti della necessità del loro contributo alla vita pubblica. Purtroppo le adesioni fino a questo momento erano state limitate. Spero sinceramente che questa revisione possa incrementarle» ha concluso Forti.