“Nella giornata di ieri, a partire dalle ore 15, era possibile richiedere attraverso la piattaforma E-Family i buoni non autosufficienza della Regione Lazio relativi alla IV Edizione 2024 - 2025. Dopo appena tre ore lo sportello telematico risultava chiuso per esaurimento delle risorse disponibili, nonostante il tempo a disposizione per fare richiesta, seppur inferiore all’edizione precedente, fosse di circa un mese. Questa – si legge ina una nota della Cgil e delo Spi capitolini – è la conseguenza di aver scelto di tagliare drasticamente il finanziamento, passato da 20 milioni di euro a 8 milioni di euro”.

Cgil e Spi Roma e Lazio: “Inaccettabile che il requisito principale sia essere più rapidi degli altri bisognosi”

“È inaccettabile – prosegue la nota – che, a conti fatti, il requisito principale per accedere a una misura di sostegno per le persone non autosufficienti e le loro famiglie sia la velocità e che si debba sperare di essere più rapidi di altre persone egualmente bisognose di assistenza e servizi. Chiederemo alla Regione Lazio di implementare il fondo come prima risposta per coloro che sono stati ingiustamente esclusi e di rilanciare i servizi socio assistenziali per una presa in carico tempestiva, coerente con i progetti individuali e che non lasci le persone sole”.

Integrare il fondo non basta – si conclude la nota –. I buoni riescono a rispondere parzialmente alle necessità di un migliaio di cittadini a fronte di 290mila persone, in maggioranza over 75 non autosufficienti, che vivono nel Lazio con gravi limitazioni psicofisiche e che hanno bisogno di risposte da parte dei servizi pubblici”.