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Un'altra giornata di passione stamattina, 18 novembre, al Pronto Soccorso del Villa Scassi, nosocomio di centrale importanza nella gestione di tutta l'area del ponente cittadino. A gestire i flussi è presente in servizio un solo medico accettante, che si trova a fronteggiare quasi 100 tra pazienti in visita e Osservazione Breve Intensiva, come riporta alle ore 10:13 il sistema di sorveglianza e monitoraggio dell'attività di PS di Asl3. “La situazione è divenuta ormai inaccettabile – denunciano Fp Cgil e Fp Cgil medici e dirigenti sanitari di Genova e area metropolitana – e si è ulteriormente aggravata con le dimissioni volontarie di alcuni medici di questo Pronto Soccorso intervenute negli scorsi mesi”.
“Scontiamo – prosegue il sindacato – l'inerzia politica che ha attanagliato la nostra Regione in questi mesi: l'indennità medica di pronto soccorso ex art. 79 del contratto nazionale, misura economica stabilita e finanziata dalla scorsa finanziaria per alleviare – in parte – i disagi di coloro che lavorano in un ambiente difficile e sovraccarico come il PS, non è ancora stata distribuita ai medici liguri, per via della prolungata assenza di un Giunta regionale in grado di compiere delibere di tipo economico”.
“Ci aspettiamo risposte concrete e che mirino al miglioramento sia delle condizioni di lavoro del personale, sia al miglioramento del servizio per i cittadini e gli abitanti del bacino di utenza del Villa Scassi. II PS infatti oltre che essere baluardo di gestione dell'urgenza-emergenza sconta il sovraccarico di lavoro dovuto agli accessi di coloro che, trovando un vero e proprio vuoto nei servizi di medicina territoriale, si rivolgono all'ospedale per ricevere una presa in carico e cure adeguate. Situazioni simili – ricorda la nota – aggravano le tensioni sfociando spesso in aggressioni verbali e fisiche sul personale sanitario”.