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“Comportamento antisindacale”. Le segreterie territoriali di Lecce di Slc Cgil, Fistel Cisl e UilCom valutano un ricorso ex articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori nei confronti di Sielte Spa, il colosso delle telecomunicazioni aggiudicataria della commessa Fastweb con una sede anche a San Cesario di Lecce. Oggetto della contesa è la richiesta di assemblea sindacale, avanzata da Slc e UilCom in vista dello sciopero generale di domani, 1° dicembre. L’azienda ha dapprima richiesto lo spostamento del primo ciclo di assemblee, inizialmente previsto per il giorno 16 novembre, ma a patto che si svolgesse durante la pausa-pranzo; poi ha ignorato la richiesta delle organizzazioni sindacali che si erano dette disponibili a rinviare l’assemblea per il 24 novembre.
Richiesta tribolata
In vista dello sciopero generale, Slc Cgil e Uilcom Uil avevano inviato per tempo la richiesta di tre assemblee sindacali in Sielte Spa, da tenersi sul sito operativo di San Cesario di Lecce, nella stessa giornata lavorativa in modo da consentire la più ampia partecipazione dei lavoratori, arrecando il minor “danno possibile” ai flussi di traffico del committente Fastweb. Solo la mattina del giorno in cui si sarebbero dovute svolgere le assemblee, l’azienda ha risposto con e-mail, comunicando la disponibilità a concedere una sola ora di assemblea, a fronte delle tre ore di assemblee, indicando per giunta anche l’orario (durante l’ora di pausa-pranzo). I sindacati hanno risposto che le ore sarebbero state quelle già programmate, rinviando gli incontri al 24 novembre. Nessuno dall’azienda ha risposto alla mail: né negando la fruizione delle assemblee, né chiedendo di concordare orari diversi o date differenti.
Brutta sorpresa
Il 24 novembre, considerando che il silenzio vale assenso, i sindacalisti si sono presentati in azienda per far conoscere ai lavoratori le motivazioni dello sciopero e garantire loro la fruizione di un diritto sancito dallo Statuto dei Lavoratori e dal Contratto collettivo. Un diritto, quello dell’assemblea, che è nella disponibilità delle organizzazioni sindacali, non in capo alle scelte aziendali. Per tutta risposta, l’azienda ha fatto sapere che l’assemblea non era autorizzata, perché preventivamente non informata.
Nemmeno nei sottoscala
“Mai, in nessuna azienda, neppure tra i cosiddetti “sottoscalisti”, i lavoratori sono stati oggetto di questi comportamenti. E mai ci saremmo aspettati, da un’azienda seria come Sielte, una condotta di tale specie. Probabilmente, qualche dirigente oltre a non far caso alle mail ricevute, ignora anche il rispetto delle regole, delle corrette relazioni industriali e delle norme contrattuali. E non ci saremmo aspettati che Fastweb affidasse il proprio servizio clienti a partner che non rispettano contratti e diritti dei lavoratori. Di fronte ad un'azienda che impedisce il pieno svolgimento dell’attività sindacale, le segreterie territoriali di Slc Cgil e UilCom Uil, unitamente alla segreteria territoriale di Fistel Cisl, ritengono gravissimo tale comportamento, un vero e proprio attacco ai diritti sindacali dei lavoratori. Per questo motivo riteniamo ormai giunto il momento di intraprendere le azioni necessarie per tutelare i diritti dei lavoratori”, affermano le segreterie territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl e UilCom Uil.