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Questa mattina Maurizio Landini e la Cgil hanno ricevuto la tessera onoraria di Articolo 21 per "il loro impegno nel salvaguardare la 'Via Maestra della Costituzione'". Un premio che "rappresenta un importantissimo riconoscimento", come ha dichiarato il segretario confederale Pino Gesmundo, che oggi lo ha ritirato nel corso dell'iniziativa di fine anno dell'associazione, patrocinata dal Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti e tenutasi a Roma presso il convento di San Teodoro.
"Con la nostra iniziativa La Via maestra - ha sottolineato Gesmundo - abbiamo voluto ricostruire una comunità, una rete, in una fase complicata, delicata del nostro Paese, in cui per noi il tema centrale è sicuramente quello della difesa della Costituzione da qualsiasi punto di vista lo affrontiamo: dal diritto al lavoro al diritto alla salute, dal tema della libertà e della libertà di stampa al diritto all'istruzione, dal diritto dei lavoratori a scioperare al ripudio della guerra”.
“La parte politica che governa - ha aggiunto - e che noi siamo convinti rappresenti una minoranza, vuole profondamente cambiare questo Paese a partire dal piano culturale, ma anche sul piano istituzionale, penso al tema del presidenzialismo e a quello dell'autonomia differenziata. Una visione lontana da quanto sancito nella nostra Costituzione"
Per il segretario confederale della Cgil "noi abbiamo un compito, quello di dare voce alle nostre ragioni, molto spesso tante ragioni isolate, che non assumono la forza mediatica, politica, per poter avere peso nelle decisioni. Per questo occorre ricostruire un controllo democratico del paese, c'è bisogno di creare comunità e reti, e di parlare di merito. Dobbiamo spiegare a tutti che cosa significa antifascismo, tema fondamentale a cui va data centralità nella discussione politica e nel dibattito quotidiano, ma che purtroppo non è sentito da tutti allo stesso modo; dobbiamo spiegare cosa significa non garantire i diritti costituzionali, cosa significa avere rigurgiti di un certo tipo da parte di chi rappresenta le istituzioni".
"Quindi - ha concluso Gesmundo - a noi il compito di continuare questa strada, questa via maestra. Abbiamo in cantiere altre iniziative, e proveremo ad allargare ulteriormente la partecipazione, con lo spirito di servizio della nostra grande organizzazione, che si mette a disposizione del Paese per provare ad arginare una pericolosa deriva dal nostro punto di vista antidemocratica".