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Genova al quinto posto nell’elenco delle città italiane dove vivono persone senza tetto. Secondo l’Istat sono 96.197 in Italia le persone che vivono per strada e senza fissa dimora. Di questi il 50% è concentrato in 6 comuni con in testa Roma con il 23%.
“Nel capoluogo ligure sono 3 mila homeless, che sono invisibili ma che esistono – afferma Bruno Manganaro, segretario Sunia Genova – Un dato in aumento che ci fa entrare nelle cronache delle grandi città dell’occidente dove i senza tetto sono sempre più numerosi. Non è un fatto positivo per una città che si definiva Superba, un dato che insieme ad altri parla del disagio abitativo, un disagio sociale di cui non si discute nei dibattiti politici”.
In un comunicato diffuso dalla Cgil genovese si ricorda che è solamente di ieri lo sfratto che si doveva effettuare in via S. Bernardo il 5 agosto, bloccato e sospeso grazie alla mobilitazione di Genovasolidale, del Sunia e del quartiere, ha trovato soluzione. Il Comune di Genova ha preso in carico l'inquilina trasferendola presso la struttura il Boschetto a Sampierdarena. Il blocco di uno sfratto si è concluso in modo soddisfacente e non c’è un’altra persona che finisce in strada. Grazie alla mobilitazione e alla solidarietà lo stesso è accaduto lo scorso agosto quando a essere coinvolte erano una novantenne invalida e sua figlia che stavano per essere sfrattate.
“Tutto ciò – afferma Manganaro – è stato reso possibile grazie alle informazioni ricevute dagli sportelli del Sunia sul territorio e all'attivismo di Genovasolidale, e insieme alla Fiom e allo Spi Cgil, sono stati evitati altri drammi sociali e nuovi homeless in città. La politica nelle istituzioni vorrà interessarsi di queste situazioni intervenendo per trovare percorsi e soluzioni dignitose oppure no? Noi continueremo ad impedire che qualcuno o qualcuna finisca in strada”.