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Dopo Venezia, Firenze e Milano, è stata la volta di Napoli. I lavoratori del turismo e dei beni culturali si sono mobilitati per dare visibilità alla situazione di estremo disagio economico e occupazionale che stanno vivendo. Un flash mob in una Piazza Plebiscito deserta di turisti, promosso dalla Filcams per chiedere maggiore attenzione per un comparto vitale per la Campania.
"I settori turistico-culturali - sottolinea Cinzia Massa, della segreteria Cgil di Napoli - risultano di gran lunga i più colpiti dagli effetti della pandemia Covid – 19". L’annullamento di viaggi, prenotazioni alberghiere e numerosi eventi come saloni e fiere, concerti e manifestazioni sia locali, sia di livello internazionale, fin dall'inizio dell’emergenza, ha colpito il mondo del turismo, della cultura e anche dello spettacolo. "Si deve ripartire - prosegue Massa - da quel turismo che in tempi 'di pace' ci stava a volte un po’ stretto. Sono occasioni da non perdere per dare risposte ai lavoratori stagionali, alle guide turistiche, ai lavoratori dello spettacolo, che non vedono a breve soluzione."
Per il sindacato, l'emergenza sanitaria dovrà tradursi in un appuntamento che non si può più rimandare: quello con il riordino di settori in cui mancano soluzioni di lavoro efficaci. Bisogna, secondo Massa, tenere alta la qualità, anche attraverso le nuove opportunità di sinergia tra settori tecnologici e artistici e gestire la questione dell'intermittenza. Il sindacato ha chiesto, sin dall'inizio del lockdown, di ragionare sui necessari strumenti di tutela del lavoro e del reddito e non interrompere il processo di nuove assunzioni necessarie alla valorizzazione dei beni culturali.
"Il primo problema, quindi, da affrontare urgentemente - precisa Cinzia Massa - riguarda il sistema del welfare necessario per dare risposte immediate alle imprese e ai lavoratori coinvolti da mesi nel blocco totale delle attività". Tutto ciò, tenendo in considerazione l’assenza di una prospettiva immediata e considerando che nel settore turistico/culturale alcune tipologie di problemi per la ripresa non sono superabili".
Quello che da sempre manca al settore del turismo e dei beni culturali, soprattutto al Sud, è la progettazione sistemica di un’offerta inedita, che deve interessare l’intero territorio metropolitano, aree interne ed aree costiere. Un modo nuovi di pensare il turismo, che leghi tra loro natura e paesaggi, agricoltura ed enogastronomia, personaggi, storia e cultura. "É necessario creare un marchio anche e soprattutto sfruttando un efficace storytelling digitale". Per fare tutto questo, bisogna fare appello. secondo Massa, alla resilienza storico-culturale che Napoli ha dimostrato nella sua lunga storia"