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L’astrattismo di Antoni Tàpies, la pop art di Equipo Crònica, il realismo di Amalia Avia. Le opere più intense e appassionate di questi e altri artisti iberici fanno parte della mostra Pasos. La collezione spagnola cammina con il contemporaneo, inaugurata l’11 aprile a Milano, presso lo spazio SanFaustino5. La mostra, curata da Elena Cerasetti e Luigi Attilio Brianzi, nasce da un’idea dell’Associazione OrMe - Ortica Memoria, in collaborazione con la Camera del Lavoro Metropolitana di Milano.
Opere che restituiscono le emozioni di una generazione segnata dalla dittatura. Ogni quadro è “un momento di introspezione, espresso attraverso un grido, una parola – come si legge nella presentazione del catalogo - Le parole si fanno racconto e il racconto tende energico alla libertà”. Le opere selezionate provengono dalla collezione spagnola acquisita dalla Cgil negli anni Settanta, nell’ambito delle iniziative di solidarietà nei confronti del popolo oppresso dalla dittatura franchista.
Attualmente conservate nella sede della Camera del Lavoro, sono una testimonianza sempre viva del sostegno della Cgil alla lotta per la libertà in Spagna. Un grido contro ogni forma di totalitarismo, una chiamata alla resistenza che risuona cristallina anche nel nostro presente. Un dialogo tra alcune espressioni del panorama artistico spagnolo degli anni Sessanta e il linguaggio contemporaneo dell’Arte urbana rappresentato dal collettivo artistico Orticanoodles.
Pasos, con il patrocinio del Municipio III, è inserita nel programma di Milano Art Week 2024, che prevede anche uno speciale tour per conoscere il progetto di arte pubblica e partecipata di OrMe - Ortica Memoria, che ha dato vita al primo museo a cielo aperto di Milano, e conoscere il senso autentico della rigenerazione urbana del quartiere Ortica.
In mostra le opere di: Vicente Larrea, Gustavo Torner, Amalia Avia, Rafael Alberti, Equipo Crónica, Antoni Tàpies, Pablo Serrano, Joaquín Rubio Camin, Manuel Ayllón, Arcadio Blasco Pastor e Orticanoodles.