Si è aperta il 25 giugno e terminerà il 7 luglio, presso lo Spazio46 di Palazzo Ducale a Genova, la mostra dal titolo “Pace, Lavoro e Libertà” nelle opere della Quadreria Cgil Enrico Bruno Novali di Genova.

La mostra, organizzata nell’ambito delle iniziative commemorative che la Camera del Lavoro Metropolitana di Genova dedica al ricordo dello sciopero generale del 30 giugno 1960, costituisce una preziosa occasione per presentare e far conoscere alla cittadinanza la Quadreria Cgil di Genova e il suo significativo patrimonio storico artistico in un ideale percorso dedicato ai tempi della Pace, del Lavoro e della Resistenza, attualizzandone la memoria storica nel contesto sociale e civile del nostro tempo.

mostra genova
mostra genova

Dalla fine del secondo conflitto mondiale, attraverso la memoria della Resistenza e le lotte per i diritti, fino al nostro tempo, dipinti, sculture e opere d’arte grafica testimoniano la vitalità dell’espressione artistica contemporanea a Genova, capace di portare nell’ambiente culturale cittadino il linguaggio delle nuove correnti, durante una feconda stagione meritevole di una rinnovata conoscenza.

Le opere esposte testimoniano l’evoluzione del tessuto urbano e industriale di Genova, la conquista di migliori condizioni di lavoro e di tutela di lavoratrici e lavoratori, per approdare al tema della Pace, intesa non solo come assenza di conflitto, ma anche come propensione della società civile alla solidarietà per l’inclusione e l’uguaglianza sociale, nel rispetto universale dei diritti umani.

La mostra si configura soprattutto come testimonianza dell’attività degli artisti professionisti attivi a Genova e in Liguria nella seconda metà del Novecento, nei loro diversi esiti formali e nell’adesione alle coeve correnti artistiche, approfondendo la storia del sindacalismo artistico italiano.

Dal futurismo di Giovanni Governato detto Cromatico (1889 - 1951) all’astrattismo informale di Gian Franco Fasce (1927 - 2003) ed Enrico Bruno Novali (1928 - 2016), passando per la rivisitazione cubista di Eugenio Disconzi (1914 - 1997), la grafica di Attilio Mangini (1912 - 2004) ed Ennio Calabria (1937 - 2024), fino alle sperimentazioni materiche di Raffaello Lucci, la plastica bronzea di Franco Repetto e il lirismo pittorico di Arturo Santillo e Angela Pagli (1932 -2023), le opere esposte offrono una breve ma significativa rappresentazione del riflesso nell’arte dei temi legati al lavoro e alla città, alla memoria di Guido Rossa (1934 – 1979) e all’arte come linguaggio di pace, in un’ideale visione di armonia e serenità.

La mostra costituisce anche un’occasione per ricordare l’attività artistica del pittore e ceramista Angelo Salvatore Baghino (Genova, 1940 – 2020), nel quarto anniversario della sua scomparsa.

Il percorso espositivo si avvale di pannelli didattici e didascalie museali multilingue con rimandi alla mostra virtuale on line e i suoi contenuti di approfondimento. Il catalogo della mostra è scaricabile gratuitamente dal sito e previa prenotazione è possibile fruire di visite guidate. L’ingresso è libero.

Per Igor Magni, segretario generale Camera del Lavoro di Genova, “la mostra ci consente di coltivare quella che non ci stanchiamo di chiamare la trasmissione della memoria unendola, in questo caso, alla bellezza dell’arte. Una memoria che deve essere difesa dai frequenti tentativi di revisionismo e che, oggi più che mai, dovrebbe servire a non cadere negli errori del passato perseguendo il miglioramento della nostra società, la sua crescita e migliori condizioni di lavoro che deve essere, per tutte e tutti, stabile, sicuro, dignitoso e tutelato a partire dal contrasto della sempre più diffusa piaga della precarietà. E’ sempre più necessario porre l’accento su situazioni particolarmente difficili del nostro tempo, rappresentandole anche attraverso le opere d’arte contemporanea contenute in questa mostra e che parlano del nostro attivismo e di quello di lavoratrici e lavoratori attraverso la solidarietà, la difesa della pace, l’emancipazione di donne e uomini e che arrivano a noi attraverso lo sguardo di artiste e artisti che con talento e sensibilità hanno saputo regalarne una lettura universale e militante”.

Ilaria Bonacossa, direttrice Palazzo Ducale Fondazione per la cultura, ha sottolineato come si tratti di “una mostra, questa che viene ospitata a Palazzo Ducale, che testimonia la vitalità del calendario espositivo e delle proposte che Fondazione per la Cultura sa mettere insieme avvalendosi degli apporti di numerosi soggetti attivi sul territorio e accendendo i riflettori, attraverso l’arte, su temi sociali e civili – sottolinea la direttrice di Palazzo Ducale Ilaria Bonacossa –. Un segno distintivo della nostra istituzione culturale, sempre più la casa della cultura della città”.

Per Gigliola Novali, storica dell’arte, curatrice della mostra e della Quadreria Cgil “Enrico Bruno Novali” di Genova, “la mostra costituisce un’occasione per condividere il significativo patrimonio storico artistico della Camera del Lavoro di Genova, che con la sua collezione d’arte contemporanea contribuisce ad arricchire il panorama della creatività contemporanea a Genova e la storia del sindacalismo artistico. Provenienti dalle oltre trenta Rassegne d’Arte contemporanea organizzate nei palazzi storici della città, tra gli anni ’70 e il 2000, in una reciproca valorizzazione dei contenuti che le ha fatte considerare precorritrici delle Giornate dei Rolli, le opere esposte costituiscono una testimonianza della vitalità artistica a Genova e del dialogo con le istituzioni per la promozione e la diffusione della cultura artistica nel territorio”.