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“Il tempo continua a trascorrere, Mario non smette di collegare il passato al presente. I lavoratori tardano ad arrivare, forse ha ancora un po’ di tempo per attanagliarsi dentro quel dubbio che lo attraversa ogni mattina, davanti allo specchio” – sono le parole di un attore in scena, che si interroga sul passato, il presente e il futuro, chedendosi- Cosa dobbiamo fare per cambiare davvero le cose?”
Mario è un sindacalista di oggi, nato dalla penna di Carlo Albé, attore e autore teatrale che ha dedicato molti dei suoi testi al mondo del lavoro. Il monologo Nato senza Camicia che lo vede protagonista, andrà in scena il 13 giugno a Potenza, alle ore 17.30, presso il Museo provinciale. Lo spettacolo è dedicato alla figura di Giuseppe Di Vittorio ieri, oggi e domani, come recita il sottotitolo. E più che un monologo si configura come un dialogo con se stesso, in cui l’attore diventa di volta in volta Mario e poi il sindacalista fondatore e segretario della Cgil fino alla sua morte, nel 1957.
Questo confronto con il passato dà al sindacalista di oggi Mario, l’opportunità di interrogarsi sul mondo del lavoro attuale, con un particolare sguardo al Mezzogiorno. Emergono via via le grandi domande senza risposta della storia, quella questione meridionale mai risolta: i “nati senza camicia”, ieri braccianti e operai, non sono forse oggi le centinaia di migliaia di lavoratori poveri, tra precarietà e sfruttamento?
Albé è accompagnato alla chitarra da Massimiliano Codeluppi, autore delle musiche originali. Lo spettacolo verrà introdotto da Giovanni Ferrarese, ricercatore dell’Ires Cgil Basilicata, e sarà dedicato a Pasquale Paolino, segretario generale Spi Cgil Potenza recentemente scomparso, protagonista di numerose lotte sindacali in questi lunghi anni di dirigenza nella Cgil lucana, come segretario della Fp Cgil e della Filcams Cgil, prima di guidare il sindacato dei pensionati e delle pensionate.