Ottanta anni fa l’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma, una delle centinaia di stragi nazifasciste contro civili italiani inermi al centro del volume di Daniele Biacchessi, Eccidi nazifascisti – L’armadio della vergogna, scritto sulla base di testimonianze, vecchi documenti e nuove indagini. Un libro edito da Jaca Book con la prefazione di Bruno Manfellotto.
Il giornalista e scrittore milanese mette nero su bianco il frutto di un’inchiesta che “segue le tracce degli assassini rimasti di fatto impuniti e non più in vita, ricostruisce un mosaico composto da tasselli di verità celate”. Il sottotitolo riprende il titolo del libro di Franco Giustolisi, nel quale viene ripercorsa la vicenda dell’insabbiamento delle stragi nazifasciste compiute tra il 1943 e il 1945, portando alla luce il contenuto dei documenti occultati per mezzo secolo in un armadio all’interno della Procura generale militare, 695 fascicoli sono rimasti sepolti per mezzo secolo. Dal 1994 la Procura militare ha riavviato i processi a carico dei pochi superstiti.
Biacchessi approfondisce quindi l’indagine e la propone ai lettori per non dimenticare la stagione più drammatica della storia italiana.