“Quando ero piccolo sognavo di fare il giornalista per dare voce a quelli che non hanno voce”. Sono le parole di Ibrahima Lo, attivista e scrittore, raccolte in occasione della presentazione del suo libro Pane e Acqua. Dal Senegal all’Italia passando per la Libia (edizioni Villaggio Maori). Un volume che ricostruisce appunto il drammatico viaggio che lo ha portato fino al nostro Paese.

“Ho dovuto lasciare il Senegal per arrivare in Europa – racconta –: ho fatto un viaggio lungo pieno di dolore e sofferenza, sono finito nei lager in Libia dove visto persone morte e donne stuprate”. 

Oggi Ibrahima Lo vive e lavora in Italia. “Qui c’è il razzismo ma c’è anche l’antirazzismo. Noi cerchiamo di togliere la paura dalla persone, cerchiamo di portare ai giovani la speranza. La Flai Cgil è insieme a noi: io partecipo a ogni movimento per i diritti, contro la discriminazione nei posti di lavoro”.