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Che Mantova abbia trasformato il suo Festivaletteratura in un appuntamento di spessore internazionale è ormai un dato di fatto, crescendo d’interesse anno dopo anno, sino a questa ventottesima edizione ancora una volta caratterizzata da un programma di assoluto rilievo, come da tradizione concentrato nei primi giorni di settembre (mercoledì 4 – domenica 8).
Saranno oltre trecento gli eventi disseminati nei vari luoghi della città, con temi che interrogano la nostra storia, il ruolo odierno delle democrazie, i motivi delle numerose guerre in corso, il mondo del lavoro e dell’economia, della scuola e dei diritti, dall’Africa alla ricchezza delle diversità linguistiche. Il tutto grazie alla partecipazione di scrittori e scrittrici provenienti da varie zone del mondo, che tra gli altri vedranno ospiti la Premio Nobel per la Pace Maria Ressa, il Premio Pulitzer 2024 Nathan Thrall, il vincitore del Booker Prize Paul Lynch.
Economie globali
Per riflettere sugli aspetti economici e sociali della nostra contemporaneità, i docenti Pier Giorgio Ardeni e Mauro Gallegati prendono spunto dal loro volume La trappola dell’efficienza (Luiss University Press), in dialogo con la giornalista Greta Ardito, partendo da una celebre riflessione di John Maynard Keynes: “Il capitalismo (…) non ci piace e stiamo cominciando a disprezzarlo. Ma quando ci chiediamo cosa mettere al suo posto restiamo estremamente perplessi”. Definizione che implica un ragionamento di ampia portata e chiama in causa una riflessione approfondita sull’utilizzo delle risorse, legato a uno sviluppo più rispettoso del pianeta (giovedì 5, ore 19.15, Aula Magna Università).
Sugli stessi temi insiste anche l’incontro organizzato dalla Cgil Mantova domenica 8 alle ore 17,15, sempre nell’Aula Magna dell’Università cittadina, che ha per titolo “Un altro modello economico è possibile?”, di cui discuteranno il giornalista e scrittore Angelo Mastrandrea e Clara E. Mattei, autrice del volume L’economia è politica (Fuoriscena editore), docente di Economia presso la New School for Social Research di New York.
Africa e diritti
“Sulle navi delle Ong” è invece la descrizione delle vicende vissute dalle organizzazioni umanitarie lungo le rotte del Mediterraneo, viste con i loro occhi da dentro La nave, titolo del libro edito da Becco Giallo nella sua collana Graphic Journalism, per capire davvero come funzionano al loro interno, in particolare entrando dentro Life support, l’imbarcazione di Emergency gestita da Raul Pantaleo e Marta Gerardi, presenti insieme a Luca Misculin per guidare il pubblico in un viaggio virtuale tra le persone dell’equipaggio. A condurre la traversata il giornalista Alberto Magnani, ancora in Aula Magna (giovedì 5, ore 14.45).
Restando in argomento, da rilevare il grande spazio riservato al continente africano “Pensando alla terra di domani”, così l’intervento del filosofo camerunense Achille Mbembe con l’antropologo Lorenzo Alunni nell’aula del Seminario Vescovile (giovedì 5, ore 14.30), mentre in “Dobbiamo parlare dell’Africa” il giornalista nigeriano Dipo Faloyin, autore di L’Africa non è un paese, ricorderà la figura di Binyavanga Wainaina e le tante identità dell’Africa di oggi (domenica 8, Basilica Palatina S. Barbara, ore 12,15).
La scuola che verrà
Pochi giorni dall’inizio di un nuovo anno scolastico e di scuola, anzi di ius scholae, si discute come se finalmente una soluzione per chi è nato nel nostro Paese da genitori di origine straniera possa veramente essere vicina. Di questo e molto altro inerente il mondo dell’istruzione per minori scrive Marilena Umuhoza Delli nel suo libro “Lettera di una madre afrodiscendente alla scuola italiana” (People editore), mostrando le inefficienze e i ritardi di un sistema legato ancora al diritto “di sangue”, a cui viene contrapposto il valore della pluralità (“Per una scuola plurale e inclusiva”, venerdì 6, ore 12, Piazza Leon Battista Alberti).
E di scuola parleranno domenica 8 anche Alessandro Gazzoli e Saif ur Rehman Raja con Marianna Albini (Museo Diocesano, ore 16), per tentare di riflettere sul significato dell’essere o del sentirsi stranieri oggi nelle nostre aule, non soltanto per gli studenti ma anche per alcuni insegnanti. L’input arriverà da Estranei, che lo stesso Gazzoli ha pubblicato per Nottetempo, raccontando la sua esperienza di insegnante di italiano in un Centro per l’Educazione degli Adulti in provincia di Trento, frequentato prevalentemente da immigrati.
Letteratura e lavoro
In questa edizione non poteva mancare, come mai è mancato, un confronto che concentri la sua attenzione sul rapporto tra letteratura e lavoro. In particolare se ne occuperanno lo storico letterario Giuseppe Lupo e Maria Pace Ottieri, che ricorderanno nel centenario della loro nascita Paolo Volponi e Ottiero Ottieri, scrittori e intellettuali che come pochi altri sono riusciti a mescolare la passione per la letteratura con il mondo dell’industria e della fabbrica. Moderati dal giornalista culturale Matteo De Giuli, l’appuntamento è per venerdì 6 settembre, alle ore 19,15, nella meravigliosa cornice offerta della Chiesa di S. Maria Vittoria.
Perché ancora una volta sarà la splendida Mantova il valore aggiunto del Festivaletteratura, città ricordata da Torquato Tasso come “degna ch’un si muova mille miglia per vederla”.