La violenza ha molte facce, e può accadere a una donna di subire molestie nei luoghi di lavoro. Tra i settori più a rischio c’è sicuramente quello dei cinema e dell’audiovisivo, dove le professioniste si trovano a fare i conti con abusi e discriminazioni di ogni tipo, che vanno dalle avance, al mansplanning, al complimento non richiesto. Quando non sfociano in forme di violenza più diretta e fisica.

Per questo, nella giornata del 25 novembre, il sindacato dei lavoratori della comunicazione della Cgil ha lanciato un numero di telefono attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette per la messaggistica diretta (inclusa la possibilità di inviare audio, foto e video), con fascia oraria aggiuntiva per le chiamate.

Lo strumento, promosso dalla Slc, sarà attivo da gennaio 2025, per segnalare i casi di molestie e violenza di genere nel cinema e nell’audiovisivo.

“L’obiettivo - spiega la segretaria nazionale Slc Sabina Di Marco - è dare un riferimento preciso e immediato a chi subisce qualsiasi forma di violenza di genere sul lavoro (sia essa fisica, sessuale, verbale, economica, psicologica), agevolando l’applicazione dei protocolli siglati con Anica, Apa, Ape”.

“La Slc Cgil – commenta il sindacato - è orgogliosa di poter lanciare questa iniziativa in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne”. Il progetto partirà in via sperimentale con l’inizio del nuovo anno per chi lavora nel mondo del cinema e delle serie tv, per essere ampliato presto allo spettacolo dal vivo.