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La Camera del lavoro di Bologna appartiene di diritto alla storia migliore del nostro Paese, e i suoi 130 anni sono lì a dimostrarlo, restando punto di riferimento per chiunque continui a credere in un’Italia libera e democratica. Un’Italia antifascista.
L’Editrice Socialmente ha fortemente voluto celebrare questa ricorrenza, come evidenzia nella sua prefazione Elisabetta Perazzo dell’Associazione Paolo Pedrelli, con la pubblicazione del volume 130 anni della Camera del Lavoro di Bologna (pp. 140, euro 20), il cui il sottotitolo ben racconta contenuti e intenzioni: “2014-2023: la città, il lavoro e il sindacato al tempo dei populismi”. Un libro fotografico, che attraverso le immagini scattate in questo ultimo decennio da diversi fotografi, ripercorre gli avvenimenti più importanti di questi ultimi anni, e le battaglie sostenute dalla Camera del lavoro del capoluogo emiliano.
Nell’introduzione del segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Bologna Michele Bulgarelli, curatore del progetto editoriale insieme a Milvio Micheloni, c’è un passaggio in particolare che riassume il significato, nono soltanto simbolico, di questa operazione:
“Non è semplice trovare un filo comune a questi ultimi dieci anni, ma riflettendoci a lungo riteniamo che il tratto caratteristico di questa stagione sindacale sia quello del populismo, o meglio di diversi populismi che si sono succeduti”. Poche righe più avanti, è lo stesso Bulgarelli a ricordare come questi ultimi dieci anni si aprano “con il governo di Matteo Renzi, e si concludono con quello di Giorgia Meloni, un governo di destra-destra, che in pochi mesi, com’era prevedibile, ha disatteso le innumerevoli promesse della campagna elettorale sui temi sociali (a partire da quelle sulla riduzione dell’età pensionabile) e, per mascherare l’incapacità di affrontare le tante emergenze del nostro Paese, è alla continua ricerca di nemici ed esterni”.
Partendo da qui, da un’analisi impietosa quanto reale di quanto accaduto in questo decennio, dalla battaglia contro il jobs act alle recrudescenze di marca neofascista che ormai quotidianamente siamo costretti ad aggiornare, il corpus fotografico che compone il libro diventa testimonianza di un percorso tortuoso, fatto di lotte e rivendicazioni che assumono il volto e i caratteri di tanti uomini e donne impegnati nelle battaglie sociali di questo periodo.
Scorrono poi le immagini, a partire dal 18 Febbraio 2014 con il presidio dei lavoratori e delle lavoratrici della Faac per il mantenimento dell’attività della fabbrica, proseguendo con il XIX Congresso dello Spi Cgil di Bologna, e con il viso di Giorgio Ruggeri, storico dirigente della Cgil, durante il XVIII Congresso della CdLM, ripreso dallo scatto si Andrea Fabbri Cossarini. Un susseguirsi di suggestioni, rigorosamente in bianco e nero, che raccolgono anche, nella completezza della loro documentazione, alcuni di quegli artisti coinvolti nel corso di manifestazioni pubbliche: da “Lo Stato sociale”, presenti con la loro musica a piazza Maggiore in occasione del 1 Maggio, ad Ascanio Celestini, presente al Parco delle Caserme Rosse per l’evento “Idee al lavoro”, sino agli immancabili Skiantos, trattandosi di Bologna, e alla voce e chitarra di Gianluca Taddia della Filcams Bologna, per lo sciopero unitario dei lavoratori del commercio per il contratto (maggio 2016).
La raccolta, davvero imperdibile per la sua unicità e la varietà dei soggetti messi a fuoco, ci ricorda ad esempio la situazione vissuta dai lavoratori della Grant nel 2018, l’impegno della Fiom Bologna alla manifestazione di solidarietà con la nave umanitaria di Mediterranea contro le politiche migratorie del governo (gennaio 2019); e ancora, il presidio davanti i locali de “La Perla” contro il licenziamento collettivo di 126 lavoratrici, lo sciopero globale per il clima dei migliaia di ragazzi e ragazze “Fridays for Future”, e si conclude con altri due scatti emblematici: il ritorno di “Manifesta”, la festa della Cgil di Bologna insieme a Maurizio Landini, (13 Luglio 2023) e lo scatto di Marco Santangelo durante le riprese del documentario di Valerio Lo Muzio sulla storia della CdLM di Bologna, e i cambiamenti nel mondo del lavoro degli ultimi trent’anni.
Il libro è ulteriormente arricchito da pagine che riportano la relazione introduttiva alla celebrazione del Centenario della Camera del Lavoro di Bologna (26 Marzo 1993) di Duccio Campagnoli, seguito dall’intervento di Bruno Trentin nella stessa occasione, e dagli interventi di Michele Bulgarelli e del segretario generale della Cgil Maurizio Landini nel marzo scorso, per il 130mo anniversario. Tra immagini e parole, un lungo viaggio da non perdere