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Entrando nella sede dello Spi-Cgil Lega VI Municipio, nel cuore di Tor Bella Monaca, in Viale Santa Rita da Cascia n.50, in quella stessa strada sino a poco tempo fa zona di spaccio e ora restituita ai cittadini grazie al loro stesso impegno e una presenza quotidiana, l’atmosfera che si respira è subito diversa da altri simili appuntamenti, nell’occasione il tesseramento annuale; l’incontro ben presto si trasforma infatti in una bella giornata di festa, aperta a tutto il territorio, accogliendo persone di ogni genere e provenienza, non solo di terza età.
Una realtà, quella dello Spi Cgil in questo quartiere di Roma, non soltanto a disposizione di pensionati e pensionate, ma che nel nome della contrattazione sociale e del servizio rivolto ai cittadini è divenuto negli anni un punto di riferimento per numerosi abitanti, con l’intenzione di migliorare concretamente, giorno dopo giorno, la vita quotidiana soprattutto di chi, come ricordato dalla segretaria generale CDLT Rieti Roma Barbara Di Tomassi, pur riuscendo a trovare un lavoro non riesce a sopravvivere di quanto guadagna.
Perché questa è un’altra Tor Bella Monaca, non quella che siamo abituati a farci raccontare dalle cronache dei notiziari; qui si cerca di aiutare quella grande maggioranza che vive rispettando leggi per cercare di garantire loro dei diritti, e che il peso della crisi economica lo porta sulle proprie spalle molto più di altri quadranti cittadini, ma comunque non è abituata ad arrendersi facilmente alle difficoltà della vita da affrontare, e non è disposta a scendere a determinati compromessi.
E allora le danze vengono aperte dalla Banda dei Ferrovieri, costituita da 25 elementi ben orchestrati da Aldo Luciani, che invita i presenti a ballare insieme, senza il bisogno di incoraggiarli troppo. Nel frattempo arriva altra gente, famiglie con figli, anche piccoli, che confermano quanto la stessa Barbara Di Tomassi sottolinea nel suo intervento, vale a dire le enormi potenzialità di questo Municipio, l’unico nella Capitale ad avere un rapporto mortalità/natalità a favore di quest’ultima: “Un segno di speranza – conclude la segretaria – che però va alimentato ogni giorno affrontando problemi, criticità, vicissitudini, per essere parte integrante di un percorso comune”
Sbuca così, nel mezzo della festa, la “Cassetta delle proposte”, per raccogliere i suggerimenti e le esigenze di chi vuole lasciare il suo messaggio, anche per rilanciare e incrementare le attività della Biblioteca Territoriale ”Le Scarpe Rosse”, realizzata ormai da quasi un decennio all’interno della stessa sede dello Spi Cgil, con l’obiettivo di promuovere gruppi di lettura, incontri con autori, o soltanto parlare un po’, oltre a proporre oltre 2.000 titoli di volumi che spaziano dalla letteratura alla saggistica, dalla poesia alla cultura politica, messi a disposizione della comunità, dai giovani studenti agli stessi condomini delle Torri, tra i primi ad animare questa Festa del tesseramento.
Tra i vari interventi che si susseguono, istituzionali e non, quasi tutti tornano a riflettere sul concetto di emarginazione e sul rischio della solitudine, una solitudine che può rivelarsi “individuale e collettiva”, mascherata da una partecipazione troppo spesso soltanto virtuale laddove, soprattutto in certi luoghi, a fare la differenza è invece l’esserci con i propri corpi, per contarsi e guardarsi negli occhi, sostenersi e accumulare energie. Energie positive.
Prima dei saluti sono Vanda Carbonari e Pompeo Bozza, impeccabili padroni di casa nella loro veste di Segretari della Lega, a congedarsi con un brindisi collettivo tra una pizzetta e un pasticcino, per ricordare che qui nella sede c’è sempre posto per accogliere, sempre tempo per ascoltare.
Chi conosce queste strade sa bene quanto ce ne sia bisogno.