LE RELAZIONI INTRODUTTIVE E IL DIBATTITO

Per fare fronte all’emergenza climatica e raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Europa, dobbiamo convertire i nostri modelli produttivi e di consumo. I target fissati sono ambiziosi: riduzione delle emissioni di gas serra del 55 per cento per il 2030, e poi un’economia climaticamente neutra entro il 2050. A questo si è aggiunto il Repower Eu, il piano dell’Unione per affrontare la crisi energetica e ridurre la nostra dipendenza dal gas proveniente dalla Russia. Ma come realizzare la transizione ecologica, con quali strumenti e percorsi perché sia giusta e crei nuova e buona occupazione? È questo l’interrogativo a cui vuole trovare risposte l’iniziativa organizzata da Apiqa, Associazione quadri professionisti e alte professionalità, e Cgil di martedì 5 aprile alle 10, che si tiene nella sede nazionale della confederazione a Roma, in sala Santi, e in diretta streaming su Collettiva.

Il convegno dal titolo “La giusta transizione tra domande e prospettive: quale modello di sviluppo possibile?”, aperto dall’introduzione della presidentessa di Apiqa Federica Cochi, ha in programma il contribuito di due ricercatrici: “Modelli e scenari per misurare e comprendere gli impatti economici delle politiche di transizione ecologica”, a cura di Daniela Palma dell’Enea, area economia dell'innovazione e dello sviluppo e dell'analisi della sostenibilità ambientale ed economica; “Il futuro del lavoro nella transizione ecologica” a cura di Serena Rugiero, della Fondazione di Vittorio.

Dopo il dibattito, una tavola rotonda coordinata dalla giornalista di Collettiva Patrizia Pallara, a cui partecipano Rossella Muroni, vicepresidente della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, Andrea Roventini, economista esperto di sviluppo sostenibile, docente all’università Sant’Anna di Pisa, Ben Richards, senior policy advisor di UniGlobal Union e Gianna Fracassi, vicesegretaria generale Cgil, alla quale sono affidate le conclusioni.

LA TAVOLA ROTONDA