La strada regionale di Cogne, unico collegamento del paese della Valle del Gran Paradiso, fagocitata letteralmente dall’alluvione. I numeri fanno tremare i polsi. Si arriva con la giornata di oggi, martedì 2 luglio, a oltre mille persone sgomberate con l’elicottero dalla Protezione Civile valdostana e dalla Guardia di Finanza verso Aymavilles, paese più a valle e base per le partenze e per gli arrivi in elicottero.

Tutto è iniziato nel pomeriggio di sabato 29 giugno quando, dopo giorni di pioggia, sono partite le esondazioni dei torrenti. Cogne la località più martoriata. Senza più la strada. Turisti, cittadini, lavoratrici e lavoratori impossibilitati a muoversi o a raggiungere la località se non con l’utilizzo dell’elicottero. Nello stile valdostano memore di quell’alluvione del 2000, che aveva già messo in ginocchio la Valle, lo spirito di farcela sempre e a tutti i costi ora ha preso il sopravvento insieme alla solidarietà. L’emergenza riguarda in particolare il piccolo paese della Valle del Gran Paradiso, ma sono anche altre le zone della Valle d’Aosta che stanno tuttora lottando giorno e notte per ripristinare e ripulire strade e centri cittadini.

Stamattina, martedì 2 luglio, a Cogne si inizia a tirare il fiato, le pulizie sono proseguite a ritmo battente, è tornata l’acqua (con l’accortezza della bollitura preventiva) e la corrente elettrica già da sabato scorso. 1500 i turisti portati finora a valle con l’elicottero. La maggior parte di loro è tornata a casa, gli altri (una decina circa) sono ad Aosta ospitati in alberghi del capoluogo regionale.

La macchina della solidarietà si è attivata. Gli albergatori di Aosta hanno dato la disponibilità a ospitare i turisti delle strutture ricettive di Cogne. Ora è il momento della conta dei danni, ma anche della speranza che tutto torni alla normalità perché Cogne è tra le località turistiche più ambite e l’auspicio fortissimo è quello di poter di nuovo percorrere quell’unica strada regionale di collegamento inghiottita in tre punti dall’acqua.

Vilma Gaillard, Cgil Valle d’Aosta: “Chiediamo ammortizzatori sociali per i lavoratori di Cogne colpiti”

“Chiederemo unitariamente con le altre organizzazioni sindacali – ha detto Vilma Gaillard, segretaria generale Cgil Valle d’Aosta – un incontro alla Regione con la richiesta di ammortizzatori sociali e cassa integrazione per lavoratrici e lavoratori di Cogne, dal settore turistico – 350 al momento i lavoratori solo del settore alberghiero a Cogne – a quello sanitario e assistenziale. Dovranno essere messe in campo tutte le forme di tutela e salvaguardia in questo momento di massima emergenza. Contiamo quindi di avere a breve un incontro con la Regione a livello confederale e unitariamente con tutte le altre organizzazioni sindacali”.

La conta dei danni

Il capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio parlando ai cronisti in conferenza stampa ha spiegato: “È ancora presto per prevedere una tempistica in cui venga ripristinato il collegamento tra Cogne e il fondo valle dopo i danni dell’esondazione del torrente Grand Eyvia, i corsi d'acqua sono ancora molto alti. Anche per capire la tipologia di intervento tecnico da effettuare bisogna capire il tipo di danno, l'acqua fino a dove è arrivata, qual è stata la parte più erosa. In alcuni casi abbiamo visto e ci hanno raccontato di un cambio proprio di una parte del corso d'acqua. Quindi ci sono delle analisi che necessitano dei tempi tecnici per essere più precise. Come tutte le comunità – ha aggiunto –anche quella di Cogne vuole ripartire e in fretta. Queste sono comunità che vivono di turismo e quest'area, in particolare nei mesi prossimi, è molto richiesta, quindi c'è la necessità di fare le cose rapidamente. Non solo gli operatori vogliono lavorare ma i turisti vogliono venire, quindi credo che questo sia un elemento di cui tener conto”.

“Siamo fiduciosi di poter salvare la stagione turistica – ha dichiarato il sindaco di Cogne Franco Allera –. Cogne è una località che vive di turismo e noi stiamo lavorando per trovare un sistema che ci consenta in breve tempo di portare a Cogne i nostri affezionati villeggianti”. Nel frattempo prosegue il rifornimento costante in paese di viveri e di beni essenziali e l’evacuazione dei turisti. Già 1500 quelli che hanno lasciato il paese. Oltre ai residenti qualcuno sul territorio è rimasto, prevalentemente proprietari di seconde case e qualcuno nelle poche strutture che sono rimaste aperte, anche perché i grandi hotel stanno tutti chiudendo fino a quando non si ritornerà a “una viabilità normale”. Su tutto il territorio, dalla Valnontey, a Lillaz e a Cretaz, sono impegnati in queste ore squadre di volontari per ripulire le strade da fango e detriti. Oltre al personale del volontariato di protezione civile, hanno dato la propria disponibilità tanti residenti di Cogne e anche qualche turista rimasto in paese. In tutto hanno operato quattro elicotteri della Protezione civile regionale con a bordo i tecnici del Soccorso alpino valdostano, un mezzo della Guardia di finanza, uno dei Vigili del fuoco e due dei Carabinieri. Oltre al trasporto pubblico di linea, per la sola giornata di oggi è stato attivato un pullman supplementare da 90 posti tra Aymavilles, località di arrivo degli elicotteri, e Torino Porta Susa.