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L'assegnazione del Nobel per la Pace di quest'anno all'organizzazione giapponese “Nihon Hidankyo” soddisfa le associazioni pacifiste, tra le quali anche “Italia, ripensaci” (promossa da Rete pace disarmo e Senzatomica e parte della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Premio Nobel 2017) che parla di “un riconoscimento meritato, importante per gli sforzi nei lunghi decenni dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, gli hibakusha, per raggiungere il disarmo globale nucleare”.
“Come organizzazioni che da tempo si impegnano per eliminare le armi nucleari dalla storia – scrivono in un comunicato – non possiamo che essere soddisfatti delle motivazioni di questo premio scelte dal comitato di Oslo, in un periodo storico in cui purtroppo le minacce nucleari stanno tornando a essere concrete. Il Comitato norvegese per il Nobel ha infatti deciso di assegnare il Premio a Nihon Hidankyo “per i suoi sforzi volti a realizzare un mondo libero da armi nucleari e per aver dimostrato, attraverso le testimonianze, che le armi nucleari non devono mai essere più utilizzate”.
E ancora: “Gli straordinari sforzi di Nihon Hidankyo e di altri rappresentanti degli hibakusha hanno contribuito enormemente all'istituzione del tabù nucleare. È quindi allarmante che oggi questo tabù contro l'uso delle armi nucleari sia sotto pressione. Le potenze nucleari stanno modernizzando e potenziando i loro arsenali. Sembra che nuovi Paesi si stanno preparando a dotarsi di armi nucleari e si minacciano l'uso di armi nucleari nelle guerre in corso. In questo momento della storia umana, vale la pena ricordare cosa sono le armi nucleari: le armi più distruttive che il mondo abbia mai visto”.
Rete pace disarmo e Senzatomica auspicano che l'opinione pubblica e la politica italiana guardi a questo esempio luminoso di azione per la pace, per farsi ispirare in azioni concrete verso il disarmo nucleare, in particolare scegliendo di ratificare il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (Tpnw).