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Si è conclusa positivamente la vertenza per il rinnovo del contratto collettivo dei grafici editoriali, scaduto nel dicembre scorso. Tra i risultati dell'intesa: il recupero dell’intero potere d’acquisto dei salari, attraverso un aumento pari al 13,5 p.c. come previsto dagli indici Ipca. L’incremento economico raggiunto è pari a 270 euro, di cui 252 euro lordi sui minimi tabellari e 18 euro sul welfare (Byblos e Salute Sempre).
Del tutto innovativa la parte relativa alla costituzione dell’Ebp (Ente bilaterale permanente) che avrà il compito di gestire e monitorare durante la vigenza contrattuale, l’andamento del settore, l’evoluzione professionale, l’organizzazione del lavoro e gli effetti delle tecnologie e degli strumenti di innovazione, tra cui l’intelligenza artificiale.
Una vera e propria sfida per le parti che, confermando l’obiettivo importante di creare e rafforzare la filiera dell’industria del contenuto, la finalizzano al governo dei processi produttivi e a fornire rapidamente gli strumenti adeguati.
Riguardo alla parte economica è prevista l’erogazione di una Una Tantum pari a 200 euro lordi, di cui 100 euro lordi allo scioglimento della riserva (febbraio 2024) e 100 euro lordi con la retribuzione di gennaio 2025.
La parte normativa del rinnovo
Ma l’aggiornamento del Ccnl ha riguardato fortemente anche la parte normativa, in particolare dove si prevede l’estensione del perimetro contrattuale alle nuove figure dell’editoria digitale, tra cui social media manager e copywriter, o per ciò che riguarda la sperimentazione di una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario nei contratti di secondo livello.
In sintesi, l'accordo prevede l'aggiornamento della classificazione attraverso l’inserimento di nuovi profili professionali nell’ambito digital; la definizione di una procedura di confronto articolata per la gestione dei trasferimenti di ramo d’azienda nell’ottica della tutela dell’applicazione contrattuale; l'inserimento del conto individuale del tempo per favorire la gestione di esigenze personali e/o eventualmente supportare situazioni di criticità; la definizione del regolamento per la gestione di ferie e Rol solidali.
E ancora: la sperimentazione a livello aziendale e a parità salariale di modelli organizzativi che prevedano la riduzione dell’orario di lavoro, attraverso la contrattazione di II livello; la valorizzazione e promozione del lavoro agile quale strumento innovativo all’interno dell’organizzazione del lavoro; l'aggiornamento della normativa sui contratti a termine e priorità nella stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti nel bacino di riferimento; la definizione, in conformità di quanto previsto dalla Legge, della fruizione dei permessi di cui all’art. 33 della Legge 104/92; l'aumento dello 0,20 del contributo a carico delle Aziende per gli aderenti a Byblos che passa all’1,4 p.c. per i lavoratori assunti prima del 2016 e all’1,9 p.c. per quelli assunti dopo.
L’accordo prevede anche il rafforzamento dell’Assistenza sanitaria integrativa che passa a 13 euro a carico delle imprese con conseguente miglioramento delle prestazioni e che viene ulteriormente confermata sino al 31 dicembre 2026 con estensione ai contratti a termine di durata non inferiore ai 12 mesi; la promozione di specifica formazione mirata alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere e nei luoghi di lavoro a tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori (Convenzione OIL 190).
Una riunione unitaria, già prevista per il 9 gennaio 2024 a Bologna, per illustrare i contenuti dell’accordo, darà il via al ciclo di assemblee che si svolgeranno per tutto il mese.