Slc Cgil esprime forte preoccupazione per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di Nexive, il secondo operatore postale in Italia, con 1300 dipendenti, un indotto che vede impiegate 5 mila persone e un passivo di decine di milioni di euro. "le cause sono in un mercato senza regole - spiega Nicola Di Ceglie, segretario nazionale del sindacato - . Per questo motivo entro il 31 giugno 2020 avrà luogo l’acquisizione da parte di Mutares, un fondo tedesco quotato in borsa". Nel primo incontro tra le confederazione di categoria e il management, in occasione della procedura di trasferimento d’azienda art. 47, i sindacati hanno chiesto l’avvio di un percorso di confronto relazionale condiviso anche al fine di trovare le giuste sintesi tra le esigenze della proprietà e la tutela degli attuali livelli occupazionali, ponendo poi una serie di quesiti di carattere politico e tecnico. I dirigenti di Mutares non solamente hanno eluso le domande, ma non hanno dato altresì alcuna rassicurazione sui livelli occupazionali, affermando poi che entro 100 giorni sarà presentato un piano d’impresa per il risanamento da realizzare entro due anni, con il dichiarato scopo di rimettere l’azienda sul mercato e rivenderla. "Il timore fondato - conclude Di Ceglie - è quello che ancora una volta siano le lavoratrici e i lavoratori a rischiare di pagare i processi di esternalizzazione".
Nexive, a pagare saranno i lavoratori
27 maggio 2020 • 16:38