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No a qualunque possibile intromissione nella vita privata delle persone. Le organizzazioni sindacali hanno espresso decisa contrarietà alla nuova sperimentazione proposta da Konecta, leader nella consulenza per il customer management e il marketing digitale.
L’azienda ha introdotto in via sperimentale sul territorio di Roma un sistema di intelligenza artificiale che registra e trascrive le conversazioni tra gli operatori dei contact center e clienti al fine - si dice - di migliorare i servizi di customer care. “Peccato si tratti di una tecnologia delicatissima in tema di tutela della privacy, diritti delle persone, controllo a distanza dei dipendenti” commentano le segreterie di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil insieme al coordinamento Rsu, esprimendo forte preoccupazione per l’impatto potenzialmente esplosivo su organizzazione del lavoro e tenuta occupazionale.
Dal canto suo, l’azienda ribadisce che si tratterebbe di un supporto tecnico che, grazie alla registrazione della conversazione e alla sua trascrizione, supporterebbe il lavoratore nella risposta all’esigenza del cliente. Ma le organizzazioni sindacali respingono “sia il metodo che il merito della sperimentazione, su un tema così delicato in termini di tutela della privacy, dei diritti delle persone e del controllo individuale”.
Si pone, infatti, l’attenzione su come una tale implementazione tecnologica porterà profonde modifiche nel modello organizzativo di lavoro finora conosciuto, tanto da essere proprio “oggetto di confronto presso il tavolo nazionale che sta gestendo il rinnovo del contratto collettivo nazionale”.
Fughe in avanti le definiscono i rappresentanti dei lavoratori, che “non sono utili né contribuiscono ad affrontare con serenità temi di tale importanza che potrebbero avere importanti impatti sui perimetri occupazionali dell'intero settore”.
Non a caso, infatti, gli usi dell’intelligenza artificiale sono materia di cui si sta discutendo proprio in queste settimane, nella trattativa di rinnovo del contratto nazionale delle telecomunicazioni. Nell’incontro del 10 ottobre scorso, i sindacati hanno quindi chiesto al management lo stop immediato dell’esperimento.
“Le innovazioni tecnologiche e digitali vanno affrontate governandole con una contrattazione d'anticipo condivisa con il sindacato - commentano Slc, Fistel e Uilcom – che metta al centro le persone e i loro diritti, la cui stessa giurisprudenza è alla ricerca della normativa più adeguata”.