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Online il nuovo numero del Notiziario dell'Inca Cgil dal titolo “Il difficile percorso nel riconoscimento delle neoplasie professionali” (leggetelo QUI). La rivista digitale a cura del Patronato nella quinta uscita del 2023 riprende il lavoro sviluppato durante il seminario organizzato dall’Istituto nello scorso maggio, l’11 e il 12, a Perugia, dedicato ai tumori da lavoro: due giorni di studio e confronto sul tema, con il contributo di giuristi ed esperti.
Qui di seguito pubblichiamo un estratto dell’introduzione di Michele Pagliaro, presidente dell’Inca Cgil.
"Il tema delle neoplasie professionali rientra nel più generale tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, che rappresenta il cuore dell’attività di tutela delle persone, soprattutto di quei lavoratori più esposti ai rischi di infortuni e malattie professionali. La salvaguardia della salute e l’esercizio della tutela individuale sono due temi correlati, per noi irrinunciabili, che da più parti si tenta di eludere, anteponendo in molti casi un diverso metro valoriale, di tipo individualistico, e un modello di società in cui il ruolo dei corpi intermedi viene di fatto ritenuto in molti casi obsoleto, superato, addirittura da ostacolo allo sviluppo delle forze produttive del Paese.
Un Paese dove la perenne crisi economica, produttiva ed occupazionale ha dimostrato il fallimento delle politiche neoliberiste, attraverso la crescita delle diseguaglianze, in una molteplicità di dimensioni, generazionali, di genere, territoriali, e nell’accesso alla rete dei servizi e dei diritti, al punto tale che oggi possiamo parlare addirittura di povertà di cittadinanza.
[...] Oggi, nonostante i riconoscimenti e gli apprezzamenti per il ruolo che abbiamo svolto, siamo diventati eroi tramontati e dimenticati. Per tutte queste ragioni, la Cgil, la nostra organizzazione promotrice, e l’Inca hanno posto al centro delle loro iniziative l’esercizio dei diritti e l’azione di tutela a difesa dei princìpi di universalità e solidarietà, sanciti fra l’altro dalla nostra Costituzione, su cui si fonda il sistema di welfare del Paese.
Oggi, quando si parla di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il più delle volte ci si sofferma sui dati relativi agli infortuni, in costante crescita, e poca attenzione viene rivolta a quelli inerenti alle malattie professionali, tra cui le neoplasie, anch’esse in crescita. Nel 2022 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 697.773, in aumento del 25,7% rispetto alle 555.236 del 2021; mentre quelle di malattia professionale sono state 60.774, in aumento di 5.486 casi, il 9,9% in più rispetto al 2021, di cui meno di 3.000 riguardano le patologie oncologiche, con un numero di denunce accolte pari a circa il 10%.
È un dato ampiamente sottostimato rispetto alla reale dimensione del fenomeno, considerato che sulle circa 390.000 nuove diagnosi di tumore nel 2022, quelle riconducibili a fattori occupazionali sono stimate intorno al 4-5% (in valori assoluti oscillano tra le 17.000 e le 19.000).
Le cause di questa sottostima sono molteplici: il lungo periodo che intercorre tra l’esposizione ai fattori di rischio e l’insorgenza della malattia; la multifattorialità dell’origine dei tumori; le difficoltà a raccogliere una dettagliata anamnesi lavorativa. A questo si aggiunga il fatto che i medici di medicina generale, molto spesso, una volta formulata la diagnosi, non prestano la dovuta attenzione agli aspetti medico-legali connessi al riconoscimento del nesso causale”.