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C'era una volta la vertenza Whirlpool. Una vertenza diventata presto lotta di un intero popolo. Nella quale gli oltre 300 lavoratori dello storico stabilimento di via Argine, affiancati giorno dopo giorno dalla Fiom, hanno messo tutta la rabbia, l'entusiasmo, la tenacia, la voglia di resistere. Hanno tenuto, anche nei momenti più bui, e alla fine hanno vinto loro. Il lavoro resta e nessuno sarà lasciato indietro. Da quel 31 maggio 2019, giorno in cui il colosso di elettrodomestici annunciò la decisione di chiudere la fabbrica, le operaie e gli operai napoletani hanno tenuto fede al loro slogan più celebre, urlato in mille cortei e mille presidi, fino a perdere la voce: non hanno mollato.
Tutti assunti i 312 dipendenti del bacino ex Whirlpool
E così, dopo la firma apposta ieri, 25 ottobre, presso la sede della Regione Campania, in calce all'accordo sindacale, questa mattina, 26 ottobre, un'altra firma, stavolta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stata apposta in calce a un verbale di accordo che sancisce la vittoria dei lavoratori. Il percorso indicato nel documento dovrà portare, entro il 31 gennaio 2024, alla stipula di un accordo quadro, con la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, che prevederà l’ampliamento del progetto dell'Italian Green Factory della TeaTek per il quale già adesso sono stati assunti tutti i 312 lavoratori del bacino ex Whirlpool di Napoli.
Stesse condizioni contrattuali. Escluso il Jobs Act in caso di licenziamento ingiustificato
Le assunzioni saranno effettuate nelle prossime ore, tra il 30 e il 31 ottobre, alle stesse condizioni economiche e normative. Non sarà applicato il Jobs Act in caso di licenziamento ingiustificato. Saranno avviati dei percorsi formativi e di apprendistato. Previsto l'utilizzo di ammortizzatori sociali per la transizione e il Piano di Attuazione Regionale (PAR-GOL).
Fiom: una vittoria delle lavoratrici, dei lavoratori e del sindacato
“Dopo quattro anni di lotta si conclude positivamente la vertenza della ex Whirlpool di Napoli - è l'annuncio di Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil, Rosario Rappa, Fiom Cgil di Napoli e Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom Cgil Napoli -. L’avvio di un'attività produttiva operante nel settore della green economy e delle energie rinnovabili offrirà nuove opportunità di sviluppo e di rilancio industriale dello stabilimento di via Argine 310 garantendo un futuro occupazionale a tutti i lavoratori. Con l’accordo quadro si definirà l'implementazione del progetto industriale attraverso l'ingresso di Invitalia e ulteriori investimenti sull'Italian Green Factory. Questa è una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, e del sindacato, che grazie alla loro resistenza e determinazione hanno saputo ottenere questo importante risultato di rinascita industriale e occupazionale del sito produttivo e di presidio di legalità sul territorio della città di Napoli”.