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A Bologna, l’assemblea nazionale unitaria dei delegati di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil ha varato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del settore tessile-abbigliamento per il periodo di vigenza contrattuale triennale ed esattamente dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2027 che riguarda 372 mila addetti impiegati in oltre 41 mila imprese. Ora la proposta sarà inviata ai rappresentati di S.M.I. Confindustria (Sistema Moda Italia) per avviare le trattative il prima possibile.
PARTE ECONOMICA
I dati di settore presentano un solido superamento delle criticità pre-pandemiche, confermando un forte apprezzamento da parte dei mercati esteri per il Made in Italy. Dato ciò la richiesta di aumento salariale avanzata dai sindacati sui minimi tabellari è di 270 euro (3° livello super). Si richiede inoltre un incremento dell’Elemento di Garanzia Retributiva, per le aziende che non praticano la contrattazione di secondo livello, dagli attuali € 300 a € 450 annui. Si chiede, inoltre, di incrementare la maggiorazione delle percentuali previste per i lavoratori turnisti/squadre. Sul fronte del welfare contrattuale si richiede di incrementare il contributo aziendale per la previdenza complementare Previmoda, inoltre, nella piattaforma si chiede di definire misure di contrasto all’evasione del contributo economico dovuto al fondo integrativo sanitario di settore Sanimoda.
PARTE NORMATIVA
Sul capitolo salute e sicurezza si richiede, per la parte relativa al riconoscimento dei permessi RLS, il recepimento del patto per la fabbrica nei capitoli di riferimento. Inoltre, si richiedono 8 ore annue di formazione obbligatoria su tematiche specifiche aggiuntive a quanto già previsto e di istituire a livello aziendale, attraverso il coinvolgimento attivo degli RLS tramite apposita commissione paritetica, il registro dei mancati infortuni e avviare percorsi di formazione aggiuntivi a tutti i dipendenti.
Sul tema della formazione si richiede: l’allargamento dei permessi retribuiti per la partecipazione a corsi di studio e di formazione professionale o universitari, il miglioramento della fruizione dei permessi e la rivisitazione dei meccanismi di funzionamento dell'Organismo Bilaterale.
Riguardo le azioni di contrasto alle molestie e violenza di genere, nella piattaforma si chiede l’introduzione di una apposita commissione paritetica, in linea con l’accordo sottoscritto da Confindustria e Cgil-Cisl-Uil il 25 gennaio 2016.
Per quanto riguarda il tema delle pari opportunità e politiche di inclusione, al fine di riconoscere una equità remunerativa e ridurre il fenomeno del gender pay gap, si ritiene necessario promuovere il monitoraggio dei percorsi formativi e di carriera.
Sul tema dei diritti, sono diverse le richieste tra le quali: specificare nel dettaglio il pagamento della malattia e/o infortunio non sul lavoro anche durante il periodo di prova (art. 30); prevedere integrazione al 100% dei giorni di carenza malattia; superare positivamente la distinzione operai/intermedi/impiegati sulla maturazione dell’istituto delle ferie; elevare a 10 giorni l’anno, cinque dei quali retribuiti, il congedo per malattia del figlio in età compresa tra i 3 e i 13 anni.