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"Abbiamo appreso che ieri Regione Lombardia ha finalmente chiesto ai Comuni gli elenchi del personale che opera in asili nido e scuole dell’infanzia per avviare la campagna vaccinale anti Covid". A scriverlo in una nota unitaria sono Cgil, Cisl e UIl Lombardia insieme ai sindacati regionali del pubblico impiego.
"Questo prova che l’intervento del sindacato e degli enti locali è servito a tutelare salute e sicurezza senza fare discriminazioni. E questa tutela va ancora più sottolineata visto che i nidi, nella Lombardia tutta ‘zona arancione rafforzato’, saranno i soli servizi a rimanere aperti. È essenziale garantire da subito l’accesso alla campagna vaccinale anche a tutto il personale dipendente di cooperativa e agli educatori scolastici che svolgono funzioni didattiche e di sostegno".
"Ribadiamo che, in questa fase delicata e complessa, il tema della trasparenza rappresenta un’assoluta priorità esattamente come l’evitare la contrapposizione fra lavoratrici e lavoratori. Auspichiamo che Regione Lombardia risponda quanto prima alla nostra richiesta di convocazione affinché si evitino - senza dovervi porre rimedio successivamente - scelte inique e si chiariscano le tempistiche di vaccinazione del personale impiegato nei servizi pubblici essenziali e di pubblica utilità in tutte le province lombarde".