Filctem, Flaei e Uiltec hanno sottoscritto con i rappresentanti del gruppo Sogin, azienda che si occupa di dismissione di siti nucleari, un avanzato protocollo sulla gestione degli appalti. Da oggi le aziende operanti in ambito nucleare, oltre a possedere tutti gli standard di sicurezza e il rispetto delle condizioni di legalità richieste, dovranno applicare tutte quelle norme di tutela salariale, normativa e di salute e sicurezza contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro, sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil. Dunque, mai più dumping contrattuale all’interno degli appalti Sogin. Nel protocollo viene, infatti, definito il ruolo del committente come soggetto promotore di misure atte a prevenire qualsiasi situazione di criticità nella sicurezza dei cantieri, nel rafforzamento del ruolo degli Rlsa dell'appaltante, nel coordinamento tra imprese e lavoratori per la prevenzione dei rischi sul lavoro. Gli appaltatori saranno tenuti ad applicare al personale alle proprie dipendenze il ccnl del settore di riferimento, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali di Cgil-Cisl-Uil. Saranno così presenti norme certe ed esigibili in materia di decommissioning nucleare, in cui i lavoratori avranno tutti gli stessi diritti e pari dignità sanciti nei ccnl.
“Trasparenza, sicurezza, garanzie occupazionali, diritti e libertà sindacali: questi, gli elementi di un ‘sistema di gestione integrato’ che, oltre agli aspetti relativi a qualità ed efficienza, guarda anche all’ambiente, alla salute e alla sicurezza del personale”: hanno dichiarato Marco Falcinelli e Ilvo Sorrentino, rispettivamente segretario generale e segretario nazionale Filctem, riguardo all’accordo.
“Un’intesa – hanno proseguito i due dirigenti sindacali - che apre un confronto con una delle stazioni appaltanti più importanti e complesse del nostro Paese, riconoscendo il valore etico della clausola sociale nell'ambito dei settori regolati e ad alta intensità di manodopera, in un’ottica di continuità occupazionale e professionale, in favore del personale impiegato direttamente e prevalentemente nelle attività oggetto dell'appalto. Qualora, poi, nel corso della prestazione, si accertasse il venir meno dei requisiti sopra indicati in capo all'appaltatore, ne verrà richiesto il ripristino immediato. In caso d'irregolarità, saranno applicate le penali previste nel contratto. Sarà cura del committente verificare il rispetto delle norme e dei trattamenti economici e normativi del personale delle aziende appaltatrici”.
“Queste aziende devono realizzare i loro interventi, mantenendo quanto previsto dal Codice degli appalti, senza deroghe che possano mettere in discussione la sicurezza dei lavoratori e la legalità nell’affidamento degli appalti; in tal senso, ribadiamo che l’articolo 177 del Codice (Dlgs 18 aprile 2016, n° 50) debba essere stralciato, così da impedirne gli effetti dannosi e pericolosi per i lavoratori e per i servizi essenziali”: hanno concluso i due sindacalisti.