Resta in bilico il futuro dei 764 lavoratori della Sirti, ma intanto è ripreso il confronto tra azienda e sindacati. Fiom, Fim e Uilm, insieme alle Rsu di Sirti e alle segreterie territoriali, si sono incontrate con la direzione aziendale di Sirti Spa per riprendere la discussione sui 764 esuberi, avviati con procedura di licenziamento collettiva in data 4 marzo, attualmente sospesa per il decreto del governo che blocca i licenziamenti.
La discussione si è articolata sull'ipotesi di gestione del piano sociale siglato nel 2019, con la conferma del contratto di solidarietà quale strumento primario per evitare gli esuberi, ma con percentuali diversificate su alcune aree territoriali a causa dell'aggravamento della situazione aziendale principalmente nell'area Telco. Da parte loro, le sigle "prendono atto della nuova situazione presentata ed esprimono preoccupazione e contrarietà vista la già complessa emergenza dovuta alla cassa integrazione per Covid-19". Il prossimo incontro, dopo il confronto interno con le Rsu e il coordinamento nazionale, è previsto per il 18 giugno.