Il processo di riconversione dei 15 ex zuccherifici dismessi a seguito della riforma dell’Ocm rischia di complicarsi ulteriormente. A dirlo in una nota è la Flai Cgil. A pochi giorni dall’incontro previsto il 21 dicembre per rinnovare l’accordo sugli ammortizzatori sociali e l’integrazione al reddito da parte della aziende per i circa 2.000 lavoratori interessati dai progetti di riconversione, infatti, il gruppo Eridania Sadam, proprietario di 6 ex zuccherifici, “sta  manifestando la volontà di non accettare la proroga degli accordi precedenti che riguardano la cassa integrazione, rimettendo così in discussione tutto il lavoro svolto finora e rischiando di far saltare anche tutti i progetti di riconversione”.

“La posizione assunta da Eridania Sadam – ha dichiarato il segretario nazionale della Flai Antonio Mattioli – innesca un nuovo conflitto sociale e vanifica quella straordinaria coesione manifestata da tutta la filiera bieticolo-saccarifera in occasione della mobilitazione nazionale dello scorso 9 dicembre”. Una scelta giudicata “deliberata e pericolosa che, se dovesse essere confermata anche nell’incontro del 21 dicembre, finirà per coinvolgere tutti i lavoratori interessati dalle riconversioni e non soltanto quelli occupati nel gruppo”.

“È per questo –
ha concluso il dirigente sindacale – che confidiamo che Eridania Sadam possa ravvedersi al più presto, così come hanno fatto gli altri gruppi coinvolti, e che non si voglia assumere la responsabilità di un trauma occupazionale al quale i lavoratori risponderebbero con tutti i mezzi a loro disposizione”.