Si è riunito stamani presso il ministero delle Politiche agricole il tavolo nazionale del settore saccarifero, per affrontare il tema delle riconversioni dei 15 ex zuccherifici dismessi a seguito della riforma europea dell’Ocm. Durante l’incontro, riferisce la Flai Cgil in una nota, si è stabilito che sarà ripreso in esame dal ministero, dalle istituzioni locali coinvolte e dalle parti sociali ogni singolo progetto di riconversione che ha subito fino a oggi rallentamenti e resistenze nella sua attivazione. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni per superare le criticità avviare i progetti. Le operazioni dureranno fino a gennaio, quando tutti i progetti saranno stati valutati e sarà possibile procedere con le riconversioni.

Sullo zuccherificio del Molise – che è stato inserito fin dall’avvio della riforma tra quelli che dovevano continuare a produrre zucchero ma che rischia anch’esso di essere chiuso – le parti hanno convenuto una convocazione ad hoc per il prossimo 10 dicembre con tutti i rappresentanti della filiera e con le istituzioni locali. “La lotta intrapresa dai 300 lavoratori molisani in queste ore – afferma la Flai – non si arresta, e continueranno anche nei prossimi giorni i presidi sotto la sede del consiglio regionale al fine di sostenere la trattativa in corso presso il ministero e per scongiurare la chiusura dello stabilimento”.

Il 9 dicembre, inoltre, tutte le parti sociali
si riuniranno per affrontare il tema della cassa integrazione per i 14.000 lavoratori degli zuccherifici in attesa di riconversione. Gli ammortizzatori sociali, infatti, scadranno il prossimo 31 dicembre e necessitano di essere aggiornati per coprire il periodo nel quale i progetti di riconversione saranno ancora al vaglio delle istituzioni.

Aferma il segretario nazionale della Flai Cgil, Antonio Mattioli: “È importante che si sia riaperto un confronto nazionale e istituzionale sui progetti di riconversione degli ex zuccherifici. Registriamo come positiva la ripresa di una attività governativa in favore dei lavoratori dello zucchero, sebbene questa sia arrivata in un drammatico ritardo che rischiava di compromettere la continuità produttiva ed occupazionale del comparto”. Così ha concluso il sindacalista: “A questo punto vigileremo affinché il ministero onori gli impegni assunti questa mattina, riservandoci la possibilità di mobilitare ancora tutto il comparto qualora non si dovesse giungere ad una conclusione positiva della vertenza”.