Sono iniziati gli incontri ministeriali sui progetti di riconversione degli ex zuccherifici dismessi a seguito della riforma Ocm dello zucchero. Il primo gruppo interessato dagli incontri è stato l’Eridania Sadam, proprietaria degli stabilimenti di Jesi, Fermo, Villasor, Castiglion Fiorentino, Russi e San Quirico.

Nel corso degli incontri sono stati, in gran parte, sciolti i nodi principali che hanno ritardato l’avvio delle riconversioni. È questo il caso di Jesi e di Castiglion Fiorentino, i cui progetti sono stati confermati e saranno presentati a breve al Via (Valutazione Impatto Ambientale). I progetti relativi ai siti di Celano, Villasor e Russi sono stati confermati ma in questo caso sono stati già sottoposti al Via.

Anche per il sito di Fermo c’è il nullaosta del Via, anche se si registra ancora la mancanza di alcune autorizzazioni da parte dell’amministrazione comunale. Quanto a San Quirico, invece, è confermata la continuità produttiva dello stabilimento, che verrà supportata da contratti per la coltivazione della barbabietola per circa 20.000 ettari e investimenti per circa 7 milioni di euro. È inoltre confermato l’investimento per la centrale a biomasse, per un investimento pari a 5 milioni di euro.

“Questi incontri e il loro buon esito – afferma il segretario nazionale della Flai Cgil, Antonio Mattioli – rappresentano l’atto finale per la realizzazione dell’intera riconversione del comparto saccarifero. Tutte le resistenze mostrate da alcune istituzioni locali non hanno nulla a che fare con gli interessi dei lavoratori dipendenti e con la tutela del lavoro e devono essere pertanto assolutamente ritirate e superate”.