Una sentenza della Corte costituzionale dello scorso aprile ha permesso finalmente ai militari di aderire a un sindacato. “E’ un passaggio fondamentale per la vita democratica dei militari, in un mondo molto chiuso e restio ai cambiamenti. Una battaglia andata a buon fine, insomma, ma adesso inizia un percorso impegnativo per costruire un nostro sindacato”. Lo ha detto Francesco Zavattolo, segretario della Ficiesse (Associazione Finanzieri Cittadini e solidarietà), al XVIII Congresso nazionale della Cgil, in corso alla Fiera del levante di Bari
“Il risultato che otterremo, però, sarà determinato da come il legislatore ci permetterà di lavorare - ha continuato Zavattolo -. Bisognerà capire quali compiti e quali spazi di eleggibilità democratica verranno consentiti. Noi ci auguriamo di poter esser ascoltati insieme alla Cgil,. Speriamo cioè che non si ascoltino solo gli Stati maggiori in una fase così importante per la democrazia del Paese. Anche perché registriamo resistenze sia in politica che in ambienti militari che vogliono anestetizzare la decisione della Corte”.
“I problemi dei militari sono molti - ha concluso -. Primo fra tutti quello dei suicidi, 4 volte superiori alla media dell’intera popolazione, nell’80% con l’arma di ordinanza. Poi ci sono il problema della discriminazione di genere e quello della salute sul lavoro. Speriamo di affrontare insieme questi problemi. Sarà un percorso lungo e complesso. Ma lo affronteremo insieme, con coraggio e decisione”.