"Never again", ovvero: "Non accadrà mai più". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ribadendo la "profonda condanna" nei confronti di Wikileaks. "Non c'è niente di coraggioso nel mettere a rischio persone e operazioni di funzionari che hanno dedicato l'intera loro vita a proteggere la sicurezza e gli interessi degli americani" ha aggiunto la responsabile della diplomazia americana.

L'America, ha aggiunto Clinton
, "sta prendendo provvedimenti aggressivi per fare in modo che i colpevoli di tutto ciò rispondano dei loro atti, e che fughe di notizie del genere non si ripetano più".

Intanto in Italia il presidente del Copasir
Massimo D'Alema sottolinea che "è incredibile che il presidente del Consiglio sostanzialmente si rifiuti" di presentarsi. D'Alema non ha legato la questione alle rivelazioni del sito internet ma ha ripetuto che "la legge di riforma dei servizi segreti dice che il presidente del Consiglio deve riferire periodicamente" al Copasir. Finora, ha ricordato, "Berlusconi è stato invitato quattro volte da me e dal mio predecessore e non è mai venuto. Deve venire e poi i membri del Comitato porranno le domande che ritengono più opportune".