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Whirlpool tira dritto per la sua strada, conferma il suo piano fatto di oltre 1300 esuberi e svariate chiusure (Indesit di Carinaro a Caserta, la dismissione del sito di None e la cessazione di quello di Albacina e Fabriano) e va allo scontro con Fim Fiom Uilm e Ugl che rompono la trattativa e proclamano un pacchetto di 12 ore di scioperi in tutto il Gruppo entro il 10 maggio prossimo.
È questo l’esito della giornata di lunedì 20 aprile, nella quale si sarebbe dovuto avviare il negoziato sul piano di riorganizzazione presentato dalla multinazionale americana e che invece ha sancito uno strappo tra le parti, quando l’azienda ha riconfermato obiettivi e numeri, inaccettabili per i sindacati. Fim, Uilm e Ugl hanno deciso di abbandonare immediatamente il tavolo e la Fiom, di conseguenza, ha sospeso anch’essa le trattative. Le parti sono state poi convocate dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, per lunedì prossimo.
"Non possiamo condividere un piano industriale, come quello presentato da Whirlpool, che prevede la chiusura di siti produttivi in territori che, a partire da Caserta, hanno visto chiudere fabbriche e aumentare la disoccupazione", hanno sottolineato in una nota Michela Spera, segretaria nazionale Fiom, e Gianni Venturi, responsabile Fiom per il settore elettrodomestici.
La Fiom, anche nel breve incontro con la multinazionale, ha ribadito a Whirlpool questo giudizio sul piano industriale e nello stesso tempo ha chiesto "una nuova missione industriale per tutti gli stabilimenti, senza chiusure, confermando nello stesso tempo quanto di rilevante per le prospettive strategiche del Gruppo in Italia e in Europa è già contenuto nei piani dell'azienda: 500 milioni di investimenti, il rientro di volumi significativi di produzione da paesi esteri (Cina, Turchia e Polonia), la conferma del nostro paese come asse fondamentale su cui far ruotare il sistema Europa, l'impegno a non procedere unilateralmente a riduzioni di personale fino a tutto il 2018".
A sostegno della vertenza contro i licenziamenti e le chiusure degli stabilimenti il coordinamento sindacale Whirlpool ha proclamato 12 ore di sciopero in tutto il Gruppo da effettuare entro il prossimo 10 maggio con iniziative territoriali".
Ma la mobilitazione dei lavoratori è in realtà già partita. Per l’intera giornata di lunedì 20 aprile i lavoratori dello stabilimento Whirlpool-Indesit di Carinaro (Caserta) hanno dato vita ad un blocco stradale, durato quasi 12 ore, agli accessi dell'area industriale in cui sorge il sito e in cui sono ubicati depositi merci della stessa Whirlpool e di altre numerose e importanti aziende, tra cui la Conad e la Sisa.
Decine di tir che dovevano caricare e scaricare merci sono rimasti fermi creando lunghe file. Le forze dell'ordine, proprio per la presenza dei camion incolonnati, hanno chiuso al traffico gli svincoli della vicina superstrada Marcianise-Giugliano; disagi si sono registrati in tutta la zona. Tra i camionisti fermi con la merce nei cassoni e gli addetti Whirlpool – riporta l’Ansa - c'è stato qualche momento di tensione ma anche tanta solidarietà; al momento della rimozione un lungo applauso ha salutato i camion che si allontanavano, i conducenti hanno risposto suonando i clacson.