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Si è tenuto nella tarda mattinata di oggi, giovedì 24 luglio, al ministero dello Sviluppo economico, l'incontro per la vertenza dello stabilimento Whirlpool di Napoli, di cui la multinazionale americana ha dichiarato a maggio scorso di volersi disfare. Presenti al tavolo il padrone di casa, Luigi Di Maio, il suo vice capo di gabinetto, Sorial, la delegazione aziendale guidata dall'ad La Morgia, Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali e i delegati di fabbrica. In presidio a via Molise, durante tutto l'incontro, i 430 lavoratori e lavoratrici dello stabilimento di via Argine.
Per Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, “finalmente è finito il dialogo fra sordi. L'azienda ha oggi cominciato a parlare di continuare a fare le lavatrici a Napoli, puntando sul segmento premium e aprendo a riportare produzioni dall'estero nello stabilimento partenopeo. Il governo, dal canto suo, ha comunicato di aver predisposto un decreto, che sarà in votazione la settimana prossima, attraverso il quale l'azienda risparmierebbe 17 milioni di euro in 15 mesi attraverso la decontribuzione dei contratti di solidarietà”.
“Per quanto ci riguarda – continua la rappresentante Fiom – abbiamo ribadito che la premessa al confronto è il mantenimento da parte dell'azienda degli impegni assunti con l'accordo dello scorso ottobre, sgombrando il campo da tutte le altre opzioni proposte dall'azienda”. “Ora – conclude – è necessario che il confronto entri nel merito, per dare al più presto garanzie alle 430 famiglie dei lavoratori Whirlpool, a quelli dell'indotto e a tutto il territorio”.
Domani si terrà l'assemblea nello stabilimento di Napoli, già dalla prossima settimana ci potrebbe essere il prossimo incontro, in sede tecnica, tra le parti.
Il confronto sul sito Whirlpool di Napoli – fa sapere il Mise in una nota diffusa al termine dell’incontro – proseguirà sulle ipotesi "che prevedono di investire nei prodotti di alta gamma, di spostare in Italia alcune produzioni realizzate all'estero e di individuare una nuova mission per il sito di Napoli, attraverso la realizzazione di un nuovo prodotto". "È stata categoricamente esclusa la possibilità di procedere a uno spostamento delle produzioni tra gli stabilimenti presenti in Italia". Durante la riunione, il Ministro Di Maio ha sottolineato che l'obiettivo da perseguire è quello di "garantire la continuità produttiva e la salvaguardia di tutti i lavoratori del sito di Napoli”.
"Finalmente l’azienda ha accettato la nostra proposta di discutere nel merito anche la possibilità di dare continuità alle produzioni attuali nello stabilimento di Napoli. Sia chiaro che però la disponibilità del ministero di creare uno strumento di decontribuzione a favore di Whirlpool deve essere legata solo ed esclusivamente a questa ipotesi". È quanto sostiene Raffaele Paudice, della segreteria Cgil di Napoli. "Respingiamo ogni disimpegno dell’azienda da Napoli - aggiunge Paudice - e ci aspettiamo che già dal prossimo tavolo tecnico il governo sostenga anche nel dettaglio della norma annunciata questa nostra ipotesi".