"Il primo Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale ha messo in evidenza che c'è un eccesso di liberalità, perché la norma è troppo larga e non orienta gli stessi lavoratori a scegliere in base ai propri bisogni sociali. Occorrono interventi normativi correttivi che possano ristabilire il giusto equilibrio tra offerta di welfare aziendale e offerta di welfare pubblico". A dirlo è Nicola Marongiu, coordinatore dell'Area Welfare della Cgil nazionale, commentando i risultati della ricerca, che mette in evidenza il ruolo ancora troppo "passivo" dei lavoratori rispetto alle scelte delle aziende. "Dove il sindacato non è insediato c'è un problema di conoscenza, anche per le modalità di attuazione dell'accordo, e le imprese passano direttamente all'attività di erogazione del servizio. Bisogna investire in conoscenza" continua Marongiu: "Le organizzazioni datoriali, quelle sindacali e le stesse imprese, devono fornire gli strumenti per mettere i lavoratori in grado di scegliere il premio, la sostituibilità e a quale tipologia di servizio accedere".
Welfare aziendale: Cgil, serve più informazione
25 gennaio 2018 • 10:22