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“I voucher sono una forma di sfruttamento inaccettabile, che non ha per nulla determinato l’emersione del lavoro nero”. Così il segretario confederale Cgil Rossana Dettori, intervenendo oggi (lunedì 6 marzo) alle due iniziative che si sono tenute a Urbino (con un’assemblea all’Università) e a Pesaro (davanti a una platea di Rsu della Funzione pubblica e delegati Spi). Obiettivo degli incontri, i due referendum e la Carta dei diritti universali del lavoro. “Votare sì al referendum sui voucher non significa tornare indietro, bensì dare un bel colpo di spugna a uno strumento che doveva servire per piccoli lavoretti a giovani e pensionati, e che invece ora riguarda milioni di lavoratori, soprattutto nei grandi centri commerciali e nei Comuni” ha aggiunto Dettori, rimarcando che i buoni lavoro “vanno aboliti, non si possono riformare”.
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Storie di voucher e appalti / VIDEO
“Un gioco di scatole cinesi”: questa l’immagine usata per definire la questione della responsabilità solidale negli appalti. “Noi vogliamo che il committente sia responsabile in solido di quanto succede nelle varie fasi di subappalti, dove l’anello più debole della catena è il lavoratore” ha illustrato: “Lo sanno bene gli edili, ma anche i lavoratori della sanità e di tutti quei settori dove esternalizzare consente un risparmio”. Il segretario confederale ha posto l’accento sul fatto che “se una ditta decide di scappare i lavoratori rimangono senza salario, e un anno di tempo per vedere riconosciuti i propri salari non serve e spesso non basta. Inoltre, a parità di mansioni, chi lavora nelle ditte in appalto guadagna molto meno”.
Parlando della Carta dei diritti, infine, il segretario confederale Cgil è rimasta “molto colpita dall’assemblea all’Università di Urbino, dove alcuni giovani hanno detto di non percepire più il lavoro come un diritto. Ma questo è un principio scritto nell’articolo 1 della nostra Costituzione”. Proprio per questo, ha concluso, occorre dare forza alla Carta che “vuole ricostruire l’unità dei diritti del lavoro e dei lavoratori. Una Carta che ruota attorno ai diritti collettivi, ai temi della rappresentanza e della rappresentatività, all’unificazione delle tipologie contrattuali”.