Questa mattina (5 giugno), presso il cinema Esperia di Padova, circa 300 lavoratori hanno partecipato all'Assemblea generale della Cgil di Padova, con al centro la campagna del sindacato contro la reintroduzione dei voucher e la grande manifestazione del 17 giugno a Piazza San Giovanni a Roma, contro lo schiaffo alla democrazia rappresentato dalla decisione del Governo e del Parlamento. "Non si erano mai visti - ha esordito Christian Ferrari, Segretario generale della Camera del Lavoro di Padova - un Governo e un Parlamento che, di fronte a milioni di firme che chiedevano un referendum per abrogare i voucher, prima vota una legge che accoglie le richieste del comitato referendario, annullando così l'appuntamento elettorale, per poi approvare subito dopo un secondo provvedimento che ripristina quanto appena cancellato. In questo modo si svuota la democrazia, si viola la sostanza dell'articolo 75 della Costituzione, si calpesta la mobilitazione e la partecipazione dei cittadini e, in particolare, dei lavoratori. Con la stessa procedura si potranno annullare tutti i referendum futuri, minando alla base l'unico istituto di democrazia diretta in vigore nel nostro Paese".
"Il 17 giugno - ha proseguito Ferrari - saremo quindi in Piazza innanzitutto in difesa delle regole democratiche. Per quanto riguarda invece il merito, è davvero intollerabile che si colpiscano i lavoratori più deboli, quelli che fanno già fatica a sopravvivere con contratti precari che però conservavano un minimo corredo di diritti. La norma inserita alla Camera nel provvedimento di correzione dei conti pubblici, infatti, non definendo il lavoro occasionale, ma ponendo solo un limite economico, comporterà che tutti i contratti stagionali, part time, a tempo determinato, potranno essere sostituiti dai voucher, senza nessun diritto, senza neanche un vero e proprio contratto. Quindi niente indennità di disoccupazione quando si perde il lavoro, niente ferie, niente malattia, contributi previdenziali ridicoli. Dopo aver scardinato i diritti dei lavoratori a tempo indeterminato, si peggiorano drammaticamente le condizioni di vita dei lavoratori precari. Per noi non è accettabile e contro questa deriva scenderemo in piazza".
"Padova ha raccolto oltre 50.000 firme - ha ricordato Aldo Marturano, Segretario organizzativo della Camera del Lavoro - sui referendum e sulla Carta universali dei diritti del Lavoro. Vogliamo innanzitutto difendere l'impegno e la partecipazione di questi cittadini e lavoratori. Per questo saremo in tanti a partire dalla città capoluogo e dai comuni della provincia il 17 giugno. Decine di pullman che porteranno in Piazza San Giovanni migliaia di padovani a difesa della democrazia e del lavoro dignitoso".
Ha concluso la mattinata Tania Scacchetti, della segreteria nazionale della Cgil, ribadendo le ragioni della mobilitazione e sostenendo come la battaglia contro i voucher sia, in realtà, una battaglia per cambiare le politiche neoliberiste che hanno prodotto una delle più gravi crisi economiche della nostra storia recente e le cui ricette non sono in grado di farci uscire dalle difficoltà in cui versiamo, semmai di peggiorarle ulteriormente. "Continuare a svalorizzare il lavoro - ha sostenuto - ci porta solo ad aumentare le diseguaglianze, a impoverire fasce sempre più larghe di popolazione. Dobbiamo scegliere una via alta allo sviluppo, puntare sulla qualità del lavoro senza la quale non torneremo a crescere e a produrre nuova occupazione".