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Un importante riconoscimento della contrattazione collettiva come “soluzione sostenibile per combattere i tagli salariali e le disuguaglianze” è arrivato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nell'incontro tenuto la scorsa settimana con la Ces, la confederazione sindacale europea.
In quello che è stato il primo meeting ufficiale del 2020 per la presidente della Commissione, Von der Leyen, riconoscendo la contrattazione collettiva come “strumento fondamentale per un'economia sociale di mercato”, ha chiesto al sindacato europeo di elaborare proposte su come la contrattazione possa essere rafforzata in ogni Stato membro.
“L'incontro è stato senz'altro positivo – ha commentato Luca Visentini, segretario generale della Ces –, abbiamo concordato sul fatto che la contrattazione collettiva sia la strada migliore per garantire una giusta retribuzione a lavoratrici e lavoratori europei, per i quali un aumento delle paghe è atteso da tempo, dopo un decennio di austerità”.
In quest'ottica, però, secondo Visentini, la previsione di salari minimi può essere solo un primo passo: “Una soluzione sostenibile alle disuguaglianze richiede che l'Europa difenda la contrattazione collettiva dove questa funziona già e che la promuova dove è invece debole”.
Accanto a questo elemento centrale, il sindacato europeo ha esposto alla presidente quelle che sono le sue priorità per i primi 100 giorni di governo europeo: una giusta transizione, con una forte dimensione sociale, sia nell'European Green Deal che nel Digital Services Act, allo scopo di assicurare che “nessun lavoratore sia lasciato indietro”; misure concrete per ridurre il gender gap e una legislazione digitale che chiuda con il lavoro precario; la piena implementazione del “Pilastro europeo dei diritti sociali” e il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella Conferenza sul futuro dell'Europa e nei negoziati per la Brexit.
“I sindacati hanno un ruolo importante nel ricostruire la fiducia nell'Europa tra i lavoratori e le lavoratrici – ha concluso Visentini – e siamo convinti che questo incontro possa essere l'avvio di un forte dialogo sociale con la nuova Commissione”.