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"Un nuovo gravissimo episodio di violenza sulle donne nei giorni scorsi si è verificato nella nostra provincia. Nella tarda sera del 12 marzo scorso Carmela Morlino è stata accoltellata a morte dall’ex marito sotto gli occhi dei due figli nella sua casa di Zivignago vicino Pergine Valsugana. Un delitto efferato e crudele che ha sconvolto la nostra comunità". Comincia così l'ordine del giorno approvato lunedì 23 marzo, all'unanimità, dal direttivo della Cgil Trentino, che ha osservato in apertura dei lavori un minuto di silenzio in ricordo della vittima.
"Carmela Morlino, 35 anni, originaria di San Giovanni Rotondo, in Puglia, era una dipendente della ItalScania, azienda commerciale di Trento, dove recentemente era stata eletta come delegata sindacale della nostra organizzazione - si legge ancora nell'Odg - Nonostante le ripetute denunce della donna e le misure restrittive comminate all’ex marito per episodi di violenza domestica, ancora una volta una donna è rimasta vittima della cieca violenza di un uomo".
Secondo il Ministero degli Interni dopo un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge 119/2013 sul femminicidio, che ha inasprito le misure contro la violenza di genere e lo stalking, i reati di maltrattamenti in famiglia o verso minori sono passati da 11.991 a 12.125, e in otto casi su dieci la vittima è di sesso femminile. Seppur ancora relativamente pochi, sono cresciuti gli interventi a tutela delle vittime di minacce: gli ammonimenti però sono passati da 111 in tutto il 2013 a 408 nel 2014 e gli allontanamenti sono passati da 73 a 275. Si è registrato anche un calo delle minacce alle donne (da 38.832 a 35.346), di atti persecutori (da 9.688 a 8.547), di percosse (da 7.334 a 3.573), di violenze sessuali (da 4.084 a 3.753), e di lesioni personali, passate da 26.526 a 25.033. Nel 2014 però sono stati ben 137 gli omicidi di donne per mano di un uomo. Un dato inaccettabile, sebbene risulti in calo rispetto ai 177 registrati nel 2013.
Il Comitato direttivo della CGIL del Trentino, nell’esprimere la propria solidarietà e vicinanza ai familiari di Carmela Morlino, riafferma "la centralità dell’educazione alla non violenza e al rispetto delle differenze, in primo luogo quelle di genere, fin dalla prima infanzia e ribadisce la necessità di ampliare gli strumenti di supporto e aiuto alle donne vittime di minacce e violenze anche in Italia e in Trentino. Vanno quindi rafforzate le misure di prevenzione, mentre sono da ampliare le risorse per le attività dei centri antiviolenza e delle poche case rifugio".
"Per sradicare la violenza sulle donne, bisogna proseguire nel dare piena esigibilità alle misure contenute nella Legge 119/2013 contro il femminicidio - conclude l'ordine del giorno della Cgil - che rischia di essere messa in discussione se non corredata dei necessari provvedimenti attuativi e relativi finanziamenti, contraddicendo così nei fatti la Convenzione di Istanbul, già ratificata dall’Italia ed entrata in vigore nel nostro Paese il 1° agosto 2014".