“La legge sulla violenza di genere e lo stalking approvata oggi rischia di creare confusione in un tema delicatissimo come quello sulla violenza contro le donne”. Lo ha detto la segretaria regionale della Cgil sarda, Marinora Di Biase, spiegando che “nell’accorpare due distinti disegni di legge, il Consiglio ha messo insieme fenomeni assai distinti, stalking e violenza, che hanno una gravità diversa e richiedono approcci e soluzioni differenziate”.

La Cgil aggiunge anche che affidare la responsabilità, e quindi le risorse disponibili, ai soli Centri antiviolenza - che certamente svolgono un lavoro importantissimo - escludendo la possibilità di creare sportelli dedicati dentro le Asl (ben più diffuse sul territorio) rischia, paradossalmente, di creare complicazioni alle vittime, allontanandole dai luoghi deputati a difenderle.

"Il nodo del problema nasce dalla scelta di mettere insieme materie completamente diverse. Perciò lo sforzo è apprezzabile ma “l’auspicio – conclude Marinora Di Biase - è che questo Consiglio, che ha già dato pessima prova di sé con l’inaccettabile reiterata bocciatura della doppia preferenza di genere, mostri in futuro più capacità di approfondire i temi e di confrontarsi anche con le forze sociali quando vorrà occuparsi di problematiche che toccano il mondo femminile”.