Gli operai della Vinyls tornano a protestare occupando la torre aragonese davanti al porto di Porto Torres, come avevano già fatto a ottobre. Una decina di operai, in rappresentanza di tutte le organizzazioni sindacali dei chimici, assieme agli Rsu del Petrolchimico di Porto Torres, ha iniziato stamattina l'occupazione che dovrebbe durare fino allo sciopero generale del Petrolchimico previsto per la prossima settimana.

"Rimarremo sulla torre - hanno detto gli operai - sino a quando il Governo non darà risposte sul futuro della Vinyls".
Sulla torre gli operai hanno portato le bandiere dei Sindacati e uno striscione con la scritta "Eni non scalda, brucia". Poco dopo l'occupazione davanti alla torre sono arrivati i carabinieri e la polizia, ma non ci sono stati momenti di tensione.

La produzione della filiera del cloro a Porto Torres sarebbe dovuta ripartire il 15 dicembre ma gli impianti sono ancora fermi e non si sa se potranno ripartire, nonostante la Regione alla vigilia di Natale si sia fatta garante, attraverso una fideiussione da 20 milioni di euro della Sfirs, per il pagamento delle materie prime dell'Eni. Si attende il 10 gennaio per sapere se l'Ue darà il via libera all'operazione.