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"Primi passi sulla strada del riconoscimento del lavoro del Corpo dei Vigili del Fuoco". Questo il giudizio della Funzione Pubblica Cgil dei Vigili del Fuoco in conclusione del confronto con il Ministro dell'Interno, Marco Minniti, e con il Sottosegretario, Gianpiero Bocci. A seguito delle due giornate di negoziato, afferma la Fp Cgil, "è stato possibile trovare alcune buone soluzioni per le lavoratrici e i lavoratori, ma ancora c'è molto lavoro da fare sui decreti attuativi che riguardano i testi concernenti il riordino dei compiti, delle funzioni e dell'ordinamento del Corpo in attuazione della legge delega della riforma Madia. Vogliamo mettere in rilievo, però, il grande risultato raggiunto con il riconoscimento di una specifica indennità a tutto il personale da attivare con la contrattazione integrativa e con il ripristino del bonus degli 80 euro per il 2017, che miriamo a stabilizzare in sede di rinnovo contrattuale, rinnovo che continuiamo testardamente a richiedere".
Per quel che riguarda il merito dei decreti, continua la categoria dei Vigili del Fuoco della Cgil, "le modifiche da apportare hanno una portata per il momento 'minima' ma indispensabile per limitare gli effetti della riforma, complici le modalità di vera chiusura e di imposizione dei testi adottata finora dall'amministrazione. Nel concreto nel decreto 217/05 si andrà ad intervenire, tra le altre cose, sull'organizzazione dei nuovi servizi derivanti dal passaggio delle funzioni dal Corpo Forestale, sulla stabilizzazione delle norme per i passaggi di qualifica a Capo Squadra e Capo Reparto e sulla sua decorrenza giuridica, sull'innalzamento della riserva dei posti per il personale discontinuo, dal 25% al 35%, per l'inserimento di un'ulteriore 10% nei concorsi della Pubblica Amministrazione, e sull'istituzione del Fondo per i 100 milioni che verranno stanziati".
Nel decreto 139/06, invece, si interverrà prosegue la Fp Cgil, "sull'adeguamento delle norme di Prevenzione Incendi, sugli interventi di soccorso pubblico, sulla formazione interna ed esterna e sulla revisione del Comitato Tecnico Scientifico e dei Comitati Tecnici Regionali. Ci preme sottolineare che, solo grazie all'imponente mobilitazione della nostra organizzazione, siamo riusciti a sventare il tentativo di subordinare il Corpo e 'prefettizzarne' il Capo. Purtroppo non possiamo registrare ulteriori avanzamenti verso una maggiore autonomia e più rilevanti responsabilità per il Capo del Corpo, per cui, tuttavia, continueremo ad esercitare tutte le pressioni possibili per raggiungere l'unificazione del vertice in capo a un dirigente proveniente dalle fila dei Vigili del Fuoco".
Rimane apprezzata, afferma la Fp Cgil Vigili del Fuoco, "la disponibilità del Governo, nella figura del Sottosegretario Bocci, ad aprire nei prossimi giorni una nuova fase di confronto sindacale per rimettere mano all'impianto della riforma in tutte le sue parti e alle criticità e necessità che da tempo segnaliamo, per noi non più prorogabili. Il Sottosegretario, durante il confronto, si è anche impegnato a definire con le organizzazioni sindacali una precisa agenda per rendere agile e concreto il percorso legato al piano di reclutamento dei Vigili del Fuoco, che dovrà intanto utilizzare le graduatorie ancora valide e utili. Una questione per noi di grande centralità e di importanza fondamentale".
Un buon risultato, conclude la categoria Cgil dei Vigili del Fuoco, "raggiunto solo grazie alla dura mobilitazione che la Fp Cgil ha realizzato in tutti i territori e della nostra pressione per rimettere al centro il valore del lavoro degli appartenenti al Corpo dei Vigili del Fuoco che si avviano verso il riconoscimento non solo formale della loro straordinaria opera di questi difficili mesi e non solo. Primi frutti raccolti nell'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo e dei cittadini".