Dopo l'intesa raggiunta nella tarda serata di ieri, 14 gennaio, al ministero dello Sviluppo Economico, la  Filctem-Cgil torna alla carica nel rivendicare al ministero del  Lavoro il decreto di proroga per sei mesi di cassa integrazione  straordinaria per i lavoratori della Videocon di Anagni. “Ora non ci sono più 
alibi – afferma il sindacato - dopo la delibera che ammette i territori di Anagni e Frosinone  come area di crisi industriale complessa".

Per la Filctem, “un passo avanti molto significativo sulla strada della riprogrammazione delle attività industriali, manifatturiere e del lavoro arriva per l'area nord della Ciociaria. Infatti, nella tarda serata di ieri è stato sottoscritto il verbale d'intesa tra il ministero stesso, le istituzioni locali, le associazioni imprenditoriali, che delibera i territori di Anagni e Frosinone “area di crisi industriale complessa”, recependo finalmente quanto unitariamente il sindacato chiedeva per ricostruire il tessuto delle attività industriali che ruota attorno alla “Videocon” di Anagni e dei suoi 1300 lavoratori”.

“Avere istituito un gruppo di lavoro per la definizione di un programma di riconversione e reindustrializzazione del territorio – commenta Silvio Campoli, segretario della Filctem-Cgil di Frosinone – può dare forza e speranza alle fragili ipotesi su cui lavorare: il nostro sistema del lavoro in crisi – aggiunge - evidenzia situazioni e peculiarità merceologiche che dentro un ragionamento di sistema possono trovare la strada per diventare l’asse di un nuovo sviluppo inustriale non assistito”.

“Ma ora – incalza Emilio Miceli, segretario generale del sindacato - si passi immediatamente a risolvere il problema di cui è interessato il ministero del Lavoro, perché la situazione sta assumendo contorni drammatici: o entro il 14 febbraio si ha il decreto di proroga della cassa integrazione straordinaria o i 1300 lavoratori della “Videocon” si andranno ad aggiungere senza prospettive all’esercito dei disoccupati” . “Sul dramma del lavoro – conclude il leader sindacale – non ci può essere distrazione alcuna, nemmeno elettorale”.